SKAM- Stagione 1- Eva – Julie Andem

SINTESI DEL LIBRO:
LOCATION: EXT cortile della scuola
INTERPRETI: Eva e Jonas, Isak, Sara, Ingrid, Vilde, Chris, il gruppo
delle Ragazze Carine
OGGETTI DI SCENA: zaini, compito in classe di Jonas, compito in
classe di Isak
JONAS (leggendo, fuori campo): L’opinione pubblica globale si orienta
sempre più verso il libero mercato mondiale e un maggiore
liberalismo economico...
MONTAGGIO FOTO CELLULARE (su Jonas)
Primissimi piani da cellulare di Sara, Ingrid ed Eva che si fanno belle
davanti all’obiettivo, ridono e scherzano. Primissimi piani di felicità.
Piedi nudi sull’erba, frullati, fiori...
JONAS (leggendo, fuori campo): I suoi seguaci propugnano la libera
circolazione delle merci, le pari opportunità, il welfare e la ricchezza.
Un mondo pieno di possibilità, un mondo di sogni può diventare
realtà. Sembra un’idea fantastica. E lo è davvero! Ma solo per una
piccolissima parte dell’umanità. Per la grande maggioranza povera,
per oltre metà della popolazione mondiale, il sistema capitalistico
significa una cosa sola: morte e sofferenza.
MONTAGGIO FOTO CELLULARE (aumenta di intensità e velocità fino al
cartello con il titolo)
Giovani che ballano, fanno twerking o posano davanti all’obiettivo,
primissimi piani da insta, risate, foto sfocate e ravvicinate di ragazzi
che festeggiano fatte con il cellulare, primissimi piani da video
musicale erotico, ragazzi che cantano, primissimi piani da facebook,
giovani ubriachi per strada, grida, sbornia.
JONAS (leggendo, fuori campo): Mentre noi, nel nostro quotidiano
privo di preoccupazioni, ci abbuffiamo di beni di consumo,
ingrassiamo e ci ammaliamo ingozzandoci di cibi a buon mercato,
sfruttiamo i poveri della terra in fabbriche che sembrano campi di
lavori forzati. I salari sono ridotti al minimo e le ore di lavoro
aumentate al massimo. La sindacalizzazione è vietata e le condizioni
di lavoro insostenibili.
Prima di applaudire alla libertà, alla ricchezza e allo shopping
sfrenato, dunque, dobbiamo ricordarci questo: la nostra società
consumista si fonda sullo sfruttamento dei coltivatori di caffè del
Perù, i nostri vestiti sono fatti di lacrime e sudore dalla Cina e i cibi a
buon mercato di cui ci abbuffiamo sono prodotti da bambini
sottopagati dell’India.
CARTELLO-TITOLO: SKAM.
Eva batte le mani (fuori campo sul cartello).
Eva e Jonas seduti su panchina / gradino nel cortile della scuola.
Jonas tiene in mano il proprio compito, «Colpa nostra».
EVA: Bravo!
JONAS (soddisfatto): Secondo te era meglio se scrivevo «le
condizioni di lavoro sono disumane»?
EVA: No, secondo me andava benissimo così.
JONAS (cercando ancora complimenti): Altri commenti?
Eva non vuole fare brutta figura e cerca di farsi venire in mente
qualcosa.
EVA: Forse che scrivi «ci abbuffiamo» due volte di seguito nello
stesso brano?
Jonas guarda il testo, confuso, leggendo a mente.
JONAS (non accettando la critica): No, prima è «abbuffarsi di beni di
consumo» e poi «abbuffarsi di cibi a buon mercato», ma è voluto:
uso la ripetizione come stratagemma letterario per sottolineare il
messaggio.
Arriva in cortile un gruppo di ragazze, tra cui Sara, Ingrid, Vilde e
Chris.
EVA: Ok.
Eva nota le ragazze e si agita, ma cerca di fare finta di niente.
JONAS: Insomma, chi se ne frega della forma. Che ne pensi del
messaggio?
EVA (distratta): Ottimo, bravo.
Jonas nota che Eva è presa da qualcos’altro e si gira per capire di
che si tratta. Vede passare il gruppo di ragazze. Eva le osserva.
Jonas le rivolge uno sguardo affettuoso. Le aggiusta i capelli e sta
per baciarla, quando Isak arriva da dietro e infila il foglio del compito
tra i due o interrompe il bacio in qualche altro modo. Impro: reazioni.
Isak si siede accanto a Eva, sventolando il foglio.
ISAK (fiero): 8 e mezzo!
Jonas mostra il proprio foglio, su cui c’è scritto 9.
ISAK: Tu quanto hai preso, Eva?
EVA: Preferisco non parlarne.
Impro: Isak cerca di farglielo dire, finché Eva ammette di avere preso
6-. I due ragazzi ridono. Jonas fa il carino per consolarla e le dice
che ha tante altre qualità ed è brava in molte cose, elencandole:
lavarsi i denti da sola, vestirsi da sola ecc. Eva ride. Si baciano,
hanno l’aria innamorata. Isak si spazientisce.
ISAK: Andiamo?
JONAS (cominciando ad alzarsi): Sì.
EVA (disorientata): Dove andate?
JONAS: Da Elias. Ti chiamo dopo.
Jonas bacia Eva più volte, mentre Isak aspetta impaziente.
Jonas e Isak vanno via. Eva resta a guardarli, da sola in
un’inquadratura a campo largo. Poi si alza e se ne va nella direzione
opposta.
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