Orgoglio e amore – Diana Palmer

SINTESI DEL LIBRO:
Al funerale, l’uomo alto dalla figura atletica e dai capelli grigio
argento se ne stava in disparte, cupo e silenzioso. I suoi occhi
azzurri, fissi sulla figura minuta vestita di nero al fianco di sua
sorella, erano colmi di freddo disprezzo.
Ted Regan aveva buoni motivi per odiarla: quella donna era
responsabile della morte di suo cugino Barry. Per due anni aveva
reso la vita impossibile al marito fino a spingerlo all’alcolismo e la
sera dell’incidente gli aveva permesso di guidare nonostante fosse
ubriaco.
Adesso era vedova, erede di un enorme patrimonio e non aveva
una sola lacrima negli occhi. La scrutò in viso, irritato dalla
mancanza di espressione che vi leggeva. Sembrava lontana,
distaccata, proprio come si era sempre dimostrata nei confronti del
marito.
Sua sorella Sandy si voltò a guardarlo e notò la durezza dello
sguardo. Mormorò una breve scusa alla giovane vedova e gli si
avvicinò con aria severa.
«Smettila di fissarla a quel modo! Come puoi essere così
insensibile?» lo rimproverò a bassa voce.
I due si fronteggiarono in silenzio per un istante. Si somigliavano
molto, nonostante la differenza d’età tra loro fosse di sedici anni. La
stessa figura longilinea, gli stessi occhi azzurri e lo stesso
temperamento impulsivo. Sandy, a differenza del fratello, aveva però
i capelli scuri, mentre quelli di Ted erano ingrigiti prematuramente. A
quarantun anni aveva la figura di un giovane e i capelli argentei non
facevano che accrescere il suo fascino naturale.
«Ah, così sarei insensibile?» rispose lui con un’alzata di spalle.
«Speravo che, almeno in questa occasione, saresti stato gentile
con lei.»
Ted inarcò un sopracciglio in un’espressione di ironica
indifferenza.
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«È davvero un bel tipo, vero? Non ha sparso una sola lacrima.
Eppure lei e Barry sono stati sposati due anni.»
Sandy diede un’occhiata alla figura minuta accanto alla tomba e
nei suoi occhi passò un’espressione preoccupata. «Nessun estraneo
può sapere che cosa accada all’interno di una coppia» sussurrò.
«Già, immagino di no» ammise lui. «Sono felice di non essermi
mai sposato. Sembra che ben pochi matrimoni funzionino.»
«Alcuni sì. Prendi a esempio i Ballenger, qui a Jacobsville»
rispose lei lasciandosi sfuggire un sorriso. «Si amano come il primo
giorno.
Li invidio davvero.»
Ted non aveva la minima intenzione di affrontare quell’argomento
spinoso con sua sorella. Di nuovo il suo sguardo si posò con
durezza sulla donna velata di nero che si era allontanata dalla tomba
per salire sulla limousine che la aspettava.
«Perché avrà indossato il velo?» chiese ad alta voce. «Teme che
la madre di Barry si chieda perché non c’è una sola lacrima in quegli
occhioni azzurri?»
«Sei così cinico, Ted, che non mi stupisce affatto che tu non ti sia
mai sposato!» scattò sua sorella, irritata. «La gente dice che non c’è
una donna in tutto il Texas che avrebbe il coraggio di sopportarti.»
Lui alzò le spalle. «Non c’è una sola donna in tutto il Texas che
vorrei sposare.»
«E in particolare, non Coreen Tarleton» completò sua sorella,
seccata dallo sguardo che Ted stava rivolgendo alla sua migliore
amica.
Lui scoppiò in una breve, secca risata. «Non essere ridicola. È
ancora più giovane di te. Ventiquattro anni contro i miei quarantuno»
precisò pensosamente. «Anche se mi importasse qualcosa di lei,
sarebbe troppo giovane. E ti assicuro che quella piccola intrigante
non potrebbe interessarmi di meno» concluse con una rapida
occhiata di sfida a Sandy.
«Ti sbagli su di lei» disse sua sorella con fermezza.
«Mi fa piacere che tu sia così leale verso i tuoi amici, cara, ma
apri gli occhi. Credi che quella vedovella laggiù sia addolorata per la
morte di suo marito?»
«Non capisco perché tu sia così ostile nei suoi confronti. Lo sei
sempre stato.»
Lui si irrigidì. «Un tempo cercava in tutti i modi di accalappiarmi.
Non mi dava pace.»
Sandy non rispose, ma gli rivolse un’occhiata pensosa. All’epoca,
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aveva creduto che Ted si fosse innamorato di Coreen e che il
motivo per cui l’aveva respinta fosse la loro differenza d’età.
Nonostante i suoi quarantun anni, Ted aveva il fisico di un ventenne,
enfatizzato dall’abito scuro indossato per il funerale. Era
immensamente ricco, ma aveva sempre lavorato all’aria aperta
tenendosi in splendida forma. Tuttavia, da quando Coreen si era
sposata, non dimostrava alcun interesse per le donne.
«Ci accompagnerai a casa di Barry, vero?» gli chiese dopo un
istante.
«Dopo pranzo ci sarà la lettura del testamento.»
«Già oggi? Coreen non deve vedere l’ora di mettere le mani sul
malloppo» commentò lui con sarcasmo.
«È stata un’idea della madre di Barry, non sua» rispose Sandy
seccamente.
«Non mi sorprende» commentò Ted dando un’occhiata
all’elegante madre di Barry che indossava un completo scuro
firmato.
«Scommetto che a Tina piacerebbe buttare Coreen fuori di casa
senza un soldo, se solo potesse.»
«In effetti, sembra molto fredda con lei.»
Ted la guardò lungamente, mentre le sue labbra si serravano in
una piega dura. «E perché non dovrebbe? Coreen ha ucciso suo
figlio.»
«Ted!»
Gli occhi di lui lampeggiavano di gelida ira. «Non lo ha mai
amato»
dichiarò in tono d’accusa. «Lo ha sposato perché alla morte di
suo padre era rimasta senza il becco di un quattrino. E poi ha
passato due anni a renderlo infelice. Barry veniva spesso a piangere
da me.»
«Come è possibile? Dopo il matrimonio sei andato a trovarli una
sola volta» gli contestò Sandy. «Hai persino rifiutato di fare da
testimone a Barry.»
Lui distolse lo sguardo, improvvisamente imbarazzato. «Ogni
tanto Barry veniva a trovarmi a Victoria» spiegò, «e a volte mi
telefonava.
Mi ha raccontato tutto di Coreen» aggiunse. «Lei lo ha spinto a
bere.»
«Coreen è la mia migliore amica» tagliò corto Sandy. «Anche se
ciò che dici fosse vero, non cambierebbe l’affetto che ho per lei. Si
devono accettare anche i difetti degli amici, non solo le qualità.»
Lui alzò le spalle. «Non saprei. Non ho amici.»
Sandy lo sapeva benissimo, e la cosa la preoccupava molto. Ted
non si fidava abbastanza di nessuno per avere un rapporto di
amicizia.
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