L’uomo senza casa – Andrea Fazioli

SINTESI DEL LIBRO:
Eccolo. È vicino, lo sente. Si nasconde dietro la tenda, trattenendo il
fiato. Il sole entra di sbieco nella soffitta. Tommi si rannicchia nel
buio. Lo scricchiolio dei passi sul pavimento di legno. Ombra e luce.
Dai vetri delle finestre il pomeriggio non finisce mai.
Sono le vacanze d’estate. Un giorno di luglio. E chi se lo ricorda che
esistono altre cose all’infuori dei giochi, dei pomeriggi di corse lungo
i prati e delle avventure nel bosco? Dov’è finito il mondo?
Lontano, sulla strada, passa l’autopostale suonando il clacson.
Non deve farsi prendere. Però l’altro ha pazienza: aspetta e aspetta
finché Tommi non ce la fa più.
«Preso!»
«Ehi, non vale, non puoi star lì fermo e basta!»
«Sei tu che devi nasconderti...»
«Sì, ma tu devi cercarmi!»
Le voci squillano. La polvere gira nei raggi del sole. La grande casa
è piena di segreti. I due ragazzi corrono tra i mobili del salone, si
nascondono dietro il pianoforte ed entrano negli armadi che odorano
di vecchio.
Più tardi escono sui prati intorno alla casa, nel ronzio degli insetti e
nell’ultima luce prima del tramonto. Finché, strisciando nell’erba alta
come un indiano, Tommi sente la voce di suo padre: «Tommiiii! La
cenaaaa!»
Le vocali si allungano e anche loro non finiscono mai, come il
pomeriggio. Ma Tommi deve andare. La sua casa è distante poche
centinaia di metri.
«Se non arrivo subito mio padre si arrabbia!»
«Corri, allora...»
«Ciao!»
«Ci vediamo domani!»
1.
La stanza delle fotografie.
Era un giorno d’estate quando Tommi, svegliandosi la mattina,
decise di ammazzare qualcuno. La sera non aveva chiuso le gelosie,
così prima che suonasse la sveglia un raggio di sole l’aveva
strappato dal sonno. In realtà non fu una vera e propria decisione,
ma una vaga idea che si diffuse tra i residui di sogno e il primo
pensiero cosciente.
Dopo tanti anni, tutto stava tornando alla normalità . Anche Tommi
era sul punto di scordare le ingiustizie. Ma ora volevano allargare il
bacino artificiale, e avrebbero versato ancora dell’acqua sui luoghi
della sua infanzia. Doveva reagire, anche a costo di usare la
violenza per mostrare a tutti dov’erano il torto e la ragione. Lo
sentiva come un dovere, in ricordo di suo padre e della vecchia
casa.
Scivolò fuori dal letto. Di solito impiegava una buona mezz’ora prima
di svegliarsi completamente, ma quel mattino la rabbia lo rese attivo
in pochi minuti. Infilò le ciabatte e spalancò la finestra, a torso nudo,
socchiudendo gli occhi davanti al sole.
Decise di fare a meno del caffè. Si versò un bicchiere di latte e uscì
a berlo sulla soglia. Erano le sette e un quarto di un martedì d’agosto
e l’aria era fresca. A due metri da lui, sulla strada per Malvaglia,
passò la vecchia Toyota della signora Bionda.
Figuriamoci, pensò Tommi, anche in agosto quella si piazza dietro la
sua scrivania alle otto in punto. La signora Bionda lavorava in banca,
a Bellinzona, ma preferiva abitare in val di Blenio e farsi mezz’ora di
strada mattina e sera. Del resto, anche Tommi non si sarebbe mai
allontanato da Malvaglia e dalla diga.
Si stiracchiò mentre pensava alla giornata che lo attendeva. Verso le
otto e mezzo sarebbe partito per Lodrino, in modo da arrivare al
Garage Barenco per le nove.
Sperando che quel mattino i coniugi Barenco avessero trovato
un’intesa. Negli ultimi tempi tirava una brutta aria. Il giorno prima
Tommi aveva trovato in ufficio i resti di un campo di battaglia: carte
dappertutto, uno schedario rovesciato, la macchina del caffè sul
pavimento. Il signor Barenco, pallido in volto, lo aveva accolto senza
guardarlo negli occhi.
«Ho avuto una discussione con mia moglie...»
«Qui non posso lavorare» aveva risposto Tommi.
«Devi scusarmi, Tommaso, il fatto è che...»
«Io vado a casa» aveva detto Tommi. Senza ascoltare quanto
ripeteva il signor Barenco, era salito sulla sua Honda Civic nuova
fiammante e se n’era tornato a Malvaglia. Lui era un impiegato di
commercio, non un buffone che si poteva prendere in giro.
Però il lavoro al garage gli piaceva. In fondo si trattava soltanto di
tenere in ordine i conti, sbrigare la corrispondenza e aggiornare
l’archivio dei clienti. Una cosa che lo divertiva era osservare come le
persone curavano l’automobile. C’erano i maniaci della precisione,
quelli che conoscevano fino all’ultima virgola il contratto
d’assicurazione e che ogni mese si facevano fare una «ripassata
generale», come la chiamava il signor Barenco. E c’erano quelli che
se ne fregavano e trattavano l’automobile come... be’, come una
macchina. Ma le macchine andrebbero trattate come persone,
hanno la stessa dose d’imprevedibilità e mistero che si trovano, per
esempio, in una donna ricca di fascino.
Però ce ne sono poche, di donne affascinanti - Tommi pensava
mentre si radeva davanti allo specchio. Poche donne affascinanti e
pochissime macchine formidabili.
Quella mattina, guardando la diga, non provò il solito sentimento di
amarezza, ma una specie di euforia. Il tempo del rimpianto era finito.
Ora finalmente avrebbe combattuto. Voleva punire chi aveva
spazzato via la sua infanzia.
In ufficio non c’era un granché da fare. Per fortuna sembrava che i
coniugi Barenco avessero stabilito una tregua, e nessuno aveva
alluso al fatto che il giorno prima Tommi li avesse piantati in asso.
Fino a mezzogiorno Tommi non fece praticamente nulla, tranne
scrivere al signor Costantini per ricordargli che la settimana
successiva ci sarebbe stato il collaudo della sua vecchia Accord.
Perciò ebbe tempo per riflettere. A un certo punto rilesse la lettera
che gli avevano spedito un paio di giorni prima.
Egregio signor Porta, con la presente La informiamo che nell’ambito
della procedura relativa all’ampliamento della diga della SocietÃ
Elettrica Ticinese (SET) in Malvaglia — finalizzata a ottenere una
capienza acquatica maggiore — sono depositati presso la
cancelleria del Comune gli atti relativi alle superfici che dovranno
fare oggetto della procedura espropriativa ; dal momento che una
delle suddette superfici, situata sulla sponda Nord del lago artificiale,
è di sua proprietà , La rendiamo a conoscenza del fatto che a spese
del Cantone verrà fatta eseguire una stima.
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