Kappa e altre storie – Ryunosuke Akutagawa

SINTESI DEL LIBRO:
Un altro aveva il suo posto segreto sull’allegra riva di un fiume dove fluttuavano argentee
le fronde dei salici. Lì, lontano dai polverosi centri abitati, c’erano la linda casetta di un
piccolo topo d’acqua e la grande villa di un rospo eccentrico.
E in una notte estiva, prima dell’alba, insieme al topo e a una talpa aveva sentito il suono
puro di un flauto. La melodia oltrepassava la superficie dell’acqua del fiume colma di sogni
incantevoli, e lui stesso, nella luce dell’aurora che spuntava silenziosamente, aveva visto la
figura di Pan, il dio dei boschi.
Nel mio posto segreto c’è una casa circondata dagli olmi giapponesi. Nel giardino
crescono rigogliosi alberi di albicocche, noci, fichi e ciliegie. Lì abitano un bambino grande,
uno più piccolo e una bimba piccina di cinque o sei anni. Il sole dei sereni pomeriggi estivi
illumina il prato. I bambini, portata in giardino la pompa per spruzzare l’acqua con il getto a
fontana, si stanno schizzando e corrono qua e là con schiamazzi gioiosi, i maschietti con i
pantaloncini neri e la femminuccia con un costumino giallo fatto dalla mamma. L’acqua
spruzza in tutte le direzioni e forma piccoli arcobaleni un po’ dappertutto sull’erba verde.
Io, bambino, entro di nascosto in quel giardino. È un posto dove mi intrufolo di soppiatto
da casa mia che è lì accanto. Il ragazzino delle medie e la bimba piccina mi fanno una
buona accoglienza, invece quello di mezzo è un po’ timido e mi guarda fisso con una
smorfia.
Trattengo il respiro e mi butto tra gli spruzzi d’acqua.
Che meraviglia una doccia fresca sotto il sole fulgido di piena estate! Ne siamo ubriachi e
come piccoli indiani ci rotoliamo sul prato. Si sente il profumo intenso dell’erba bagnata.
Caro odore di terra umida. Alla fine anche il bambino di mezzo mi si avvinghia come un
cucciolo di orso e ha inizio una lotta corpo a corpo con tutta la forza che abbiamo.
Gli occhi della bimba che ci guarda sfavillano come quelli di un allegro diavoletto. La sua
risata gioiosa riecheggia su, su fino alla cima degli olmi.
Poco dopo il cielo imbrunisce, arriva per davvero un acquazzone serale e il gioco con la
pompa giunge al termine.
Quando i violenti tuoni estivi risuonano nel mio posto, sia la bambina che i suoi due fratelli
scompaiono nell’oscurità . E con loro svanisco anche io bambino.
Nel mio posto segreto è sempre piena estate.
Una volta io, da bravo bricconcello, sto salendo sull’albero di fichi bianchi della casa della
bimba. Oltrepassata la siepe di cipresso di casa mia, sono venuto a fare il ladro. Questo
ladro divora uno dopo l’altro i frutti dalla cui attaccatura, quando li cogli, esce il latte. Le
foglie di fico spandono intorno un buon profumo.
Dalla casa vicina, una costruzione occidentale vecchio stile, esce la bimba piccola.
Anche io, ladro senza paura, pensando di essere scoperto nascondo il viso all’ombra di
una grande foglia di fico.
La bimba viene avanti e, con gentilezza, si rivolge a me che sto sull’albero: «Ne prendi
uno anche per me?»
Io, povero ladro, mi trasformo subito in un angelo sceso dal cielo per cogliere il fico.
«Grazie!» dice con gratitudine lei, e mentre pesta l’ombra corta ritorna nella casa da dove
è venuta. Pensando alle perle di sudore sul naso della bimba con il collo sottile, il ladro sul
ramo di fico disegna un castello nel cielo azzurro. Un castello immaginario dove un giorno
vivrà con quella bambina.
I nuvoloni estivi si alzano verso l’alto e anche il mio castello si estende all’infinito nel cielo
azzurro…
Come vedete nel mio posto segreto non c’è un piccolo principe sceso dalle stelle e
nemmeno l’allegra riva di un fiume dove riecheggia il flauto di Pan, ma la mia casa, dove
sono realmente nato e cresciuto, prima che sparisse bruciata da un’incursione aerea.
Quello per me è diventato un posto speciale. Ora non ci sono più tracce né della mia
abitazione, né della bambina circondata dagli olmi verso cui mi sono girato e rigirato pieno
di nostalgia quando, scolaretto delle elementari, sono partito per lo sfollamento di massa. E
finché vivrò non incontrerò mai un’altra volta la bimba che sembrava un diavoletto che
viveva lì…
SCARICA IL LIBRO NEI VARI FORMATI :
Commento all'articolo