Hamburger perfetti – Matteo Bellini

SINTESI DEL LIBRO:
Ho pensato molto a quale dovesse essere di diritto il primo degli
argomenti da trattare assieme in questo libro.
Poi ho letto una frase di Confucio.
“Studia il passato se vuoi prevedere il futuro”, diceva.
E tutto mi è stato più chiaro.
Occorre, infatti, partire dagli inizi per comprendere dove arriveremo.
Per realizzare hamburger perfetti serve sapere davvero ogni cosa di
queste straordinarie pietanze.
Proprio per questo cominceremo da molto lontano.
Perché a volte fare qualche passo indietro non è sinonimo di
insicurezza.
Tutt'altro.
In questo caso serve a prendere la rincorsa per avere uno slancio
maggiore verso il nostro traguardo!
Ecco, quindi, tutto quello che devi conoscere sulla storia degli
hamburger
La parola hamburger deriva da "Hamburg" (Amburgo) la seconda
città più grande della Germania.
Molti degli abitanti di Amburgo, in passato, emigrarono negli Stati
Uniti.
Non si sa con certezza se il termine hamburger sia riferito ad una
persona proveniente da Amburgo o se abbia, invece, funzione di
aggettivo ad indicare qualcosa che riguarda la città tedesca.
In entrambi i casi, però, questo termine indica uno degli alimenti più
amati e richiesti del mondo.
Mentre la parola hamburger solitamente tende a riferirsi alla carne di
manzo, il termine più generico burger indica decine e decine di
declinazioni particolari.
Burger di altre carni (bufalo, tacchino, agnello, canguro, alce ecc..),
di pesce (salmone, branzino, merluzzo ecc..), di verdura (sia
vegetariani che vegani), ma anche dolci e molto molto altro.
A proposito. Occorre fare una specifica sui termini tecnici.
L'hamburger (ovvero la “polpetta” di carne, che polpetta come
vedremo non è) è chiamato anche patty.
Il pane che tipicamente accompagna il patty è detto bun.
L'insieme di patty, bun e altri ingredienti è detto panino, anche se
molti con il termine hamburger indicano sia la carne che l'intero
panino.
Moltissime sono le versioni che raccontano la nascita di queste
prelibatezze ma una è di sicuro la più verosimile.
Sembra, infatti, che il primo hamburger abbia toccato la griglia nel
lontano 1891 a Tulsa, in Oklahoma grazie ad un certo Oscar Weber
Bilby.
Era il giorno dell'Indipendenza e Oscar servì nel suo “ristorante” un
vero hamburger su pane al latte preparato da sua moglie.
Prima di allora la carne di manzo nei panini era servita su semplici
fettine di pancarré in Texas ma solo l'entrata in scena del tipico “bun”
(ovvero il panino dolce da hamburger) riuscì a rendere autentico
questo piatto.
La storia della famiglia Weber, però, non è l'unica “leggenda” sulla
nascita dell'hamburger.
Ecco, quindi, una veloce carrellata delle più significative.
Alcuni dicono che nel diciottesimo secolo Amburgo, uno dei porti più
importanti d'Europa, fosse ricchissimo di marinai che si scambiavano
idee e ricette.
E sembra che proprio la “bistecca alla moda di Amburgo” fosse il
piatto preferito dai marinai tedeschi in trasferta.
Lo sviluppo a macchia d'olio di questo piatto negli Stati Uniti fu,
quindi, conseguenza della nostalgia dei marinai per la loro terra.
Altri affermano che Dolmenico's (a New York) fu, nel 1826, il primo
ristorante americano ad inserire nella sua carta l'hamburger.
L'ultima ipotesi storica sulla nascita degli hamburger che voglio
condividere con te, però, è quella che parla di “Hamburger Charlie”,
ovvero Charlie Nagreen.
Sembra, infatti, che Charlie (poco più che quindicenne all'epoca)
farcisse panini con meatballs (polpette di manzo) per offrire qualcosa
da mettere sotto i denti alle persone che visitavano, nel 1885, la fiera
“Seymour Fair”.
A dirti la verità esistono molte altre storie sull'origine dell'hamburger
ma queste che ho appena condiviso con te trovo che siano le più
plausibili.
Non importa quale sia quella vera.
L'importante è riuscire ad imparare le tre cose fondamentali sugli
hamburger che queste leggende ci sanno raccontare.
E sai quali sono?
La prima è che un hamburger che si rispetti è servito con un “bun”,
ovvero un pane specifico, preparato rigorosamente in casa e con le
proprie mani.
La seconda è che l'hamburger nei secoli ha sempre accompagnato
l'uomo nei momenti di festa, di condivisione e di fratellanza.
La terza, ma anche una delle più importanti, è che piatti come
l'hamburger sono in grado di parlare direttamente al nostro cuore.
Confort-food capaci di rassicurare. Di curare la nostalgia di casa. Di
farci sentire in pace con l'universo.
Ed è proprio questa la vera magia del cibo e della cucina.
Saper nutrire non solo il corpo ma anche l'anima e i sentimenti.
Ora non ci resta altro da fare, quindi, che pronunciare la parola
magica che ci accompagnerà nel prossimo capitolo dove vedremo
assieme come preparare il miglior pane da hamburger che tu abbia
mai mangiato.
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