Capitale erotico – Perché il fascino è il segreto del successo – Catherine Hakim

SINTESI DEL LIBRO:
Le persone avvenenti balzano all’occhio. La gente le nota, ne è attratta, è ben
disposta nei loro confronti. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha
molti talenti, è intelligente e colto, ma questo non esclude che anche il fatto
di essere di bell’aspetto, snello, prestante e ben vestito abbia contribuito al
suo successo, facendolo diventare il primo uomo di colore eletto alla
presidenza. Questa ipotesi viene ulteriormente avvalorata se si considera che
anche sua moglie Michelle possiede le medesime caratteristiche personali.
Elizabeth Taylor è stata una bellezza radiosa n dall’infanzia e ha illuminato
lo schermo in tutti i lm in cui ha recitato. Gli uomini la trovavano
invariabilmente seducente, e nel corso della sua lunga vita l’attrice si è
sposata otto volte.
L’avvenenza eccezionale sembra avere un richiamo globale. L’attrice
cinese Gong Li è considerata una bellezza internazionale e ha avuto successo
tanto in produzioni cinematogra che americane, come Miami Vice, quanto
nelle pellicole dirette dal regista cinese Zhang Yimou. Il giocatore di golf
statunitense Tiger Woods, che pare sia stato il primo sportivo a raggiungere
la soglia del miliardo di dollari nel corso della carriera, deve i propri
guadagni in gran parte alle sponsorizzazioni multimilionarie, più che
all’attività di atleta, grazie al suo fascino globale.1 E anche in questo caso,
una bella moglie e dei bei gli hanno contribuito al suo successo.
Questi esempi riguardano persone celebri, ma lo stesso schema si
riscontra fra persone «normali», nella vita di tutti i giorni: gli individui
sicamente e socialmente attraenti hanno un «margine», un vantaggio,
un’attrattiva che può favorirli in qualsiasi ambito della vita e in qualsiasi
occupazione.
Ognuno di noi sa che il denaro può comprare quasi tutto. Oltre che di
«capitale economico», oggi che le economie occidentali sono diventate
meritocrazie, ci siamo abituati a parlare di «capitale umano» per riferirci agli
enormi bene ci economici e sociali che derivano da una buona istruzione
scolastica e dall’esperienza professionale. Il termine «capitale umano»
descrive inoltre il contributo dei lavoratori di tutte le imprese dell’economia
della conoscenza. Più recentemente abbiamo adottato l’espressione «capitale
sociale» per riferirci al valore economico e sociale di amici, parenti e contatti
professionali: chi si conosce, ben distinto da ciò che si conosce. Il «capitale
erotico» è la nostra quarta risorsa personale, nora ignorata, anche se siamo
quotidianamente testimoni della sua importanza.
Il capitale erotico combina bellezza, richiamo sessuale, vitalità, eleganza,
fascino e abilità sociali. È una miscela di attrattive siche e relazionali. La
sessualità ne è una parte: una parte generalmente sottovalutata, dato che
riguarda solo i legami intimi.2 Ma le indagini sulla sessualità condotte in
tutto il mondo mostrano che gli individui delle società opulente hanno più
rapporti sessuali, e con un maggior numero di partner, rispetto a quanto
generalmente avveniva prima dell’introduzione dei moderni contraccettivi.
Dunque la sessualità ha un ruolo di maggior rilievo nella vita moderna
rispetto alle epoche precedenti e pervade la letteratura, la cultura popolare e
la pubblicità, oltre ad alimentare una massiccia espansione di
intrattenimenti sessuali di ogni genere. Per alcuni questa «liberazione
sessuale» è la benvenuta. Per altri è una maledizione. L’ubiquità delle
immagini erotiche nella pubblicità provoca l’ira delle femministe al pari
delle rappresentazioni di felicità domestica delle casalinghe nei decenni
scorsi. 3
Il fatto ineludibile è che nella vita moderna la sessualità è diventata più
importante per tutti: non solo per le élite o per i ricchi, come succedeva in
passato, quando i re avevano gli harem e gli aristocratici le concubine. Una
delle conseguenze di questo aspetto della nostra vita è che il valore del
capitale erotico femminile è aumentato, non foss’altro che a causa di una
domanda maschile di intrattenimento sessuale apparentemente inesauribile,
una realtà che le donne non sempre capiscono appieno.
Le sei (o sette) componenti del capitale erotico
Il capitale erotico ha molte sfaccettature. I suoi aspetti particolari possono
essere più o meno salienti in società e in epoche diverse. La bellezza è
sempre una componente centrale, nonostante l’idea di ciò che la costituisce
si modi chi nel tempo e nello spazio: alcune società africane, soprattutto in
Sudafrica, apprezzano le donne con grandi corpi voluttuosi; nell’Europa
occidentale le fotomodelle sono in genere alte e magre al punto da risultare
anoressiche. Nei secoli scorsi prevaleva un modello di bellezza femminile
delicato, con gli occhi piccoli e la boccuccia a cuore; la moderna enfasi sulla
fotogenia fa sì che oggi siano maggiormente apprezzati uomini e donne con
occhi e bocca grandi e lineamenti marcati. Le ultime ricerche dimostrano
che la regolarità dei tratti, la simmetria e per no il colore dell’incarnato
contribuiscono al fascino, come riferito nell’Appendice I.
Comunque, la capacità di attrazione è in gran parte una caratteristica
acquisita, come dimostra il concetto di belle o jolie laide. L’idea francese di
belle laide (o beau laid al maschile) de nisce una donna scarsamente
avvenente, che diventa affascinante grazie allo stile, alla capacità di
valorizzarsi. Mantenersi in forma, curare il portamento, indossare abiti
adeguati dal colore e dal taglio adatti, scegliere un’acconciatura che doni:
sono tutti interventi che possono creare un look completamente nuovo.
Eppure, molte persone non li prendono in considerazione. La bellezza
straordinaria è sempre rara e le viene attribuito un valore universale.
La seconda componente è il richiamo sessuale, che può essere distinto
dalla pura bellezza. In una certa misura, la bellezza è prevalentemente legata
ai lineamenti del viso, mentre il richiamo sessuale è legato in primo luogo al
corpo, ma può derivare anche dalla personalità o dallo stile, dalla
femminilità o dalla mascolinità, dal modo di porsi con gli altri,
dall’interazione sociale. La bellezza tende a essere statica, quindi viene
facilmente catturata dalle immagini fotogra che; il richiamo sessuale
dipende dal modo in cui un individuo si muove, parla e si comporta,
pertanto si può cogliere solo tramite l’osservazione diretta o un lmato. Da
giovani sono in parecchi ad averlo, ma tende a scemare con l’età. I gusti
personali variano molto anche in questo settore: a quanto pare, nel mondo
occidentale gli uomini si dividono fra chi tende a privilegiare il seno, chi il
sedere e chi le gambe; ma nella maggior parte delle culture è l’aspetto
generale quello che conta. Alcuni uomini amano le donne piccole e minute,
mentre altri sono attratti da quelle alte ed eleganti nel portamento. Certe
donne apprezzano gli uomini con masse muscolari ben sviluppate e corpi
atletici e forti, mentre altre preferiscono sici asciutti ed efebici. Questi due
ideali di mascolinità trovano una rappresentazione nelle opere indonesiane e
cinesi: l’intellettuale raffinato, civilizzato e brillante opposto al guerriero
forte e dinamico; il potere della penna contro quello della spada. Nonostante
la varietà di gusti personali, anche il richiamo sessuale è una risorsa che
scarseggia e perciò è universalmente valorizzata.
La terza componente del capitale erotico è di natura squisitamente
sociale: grazia, fascino, capacità di interazione sociale, di farsi amare dagli
altri, di farli sentire a proprio agio e felici, di suscitare in loro la voglia di
conoscerci e il desiderio, se è questo che ci interessa. Le tecniche di
corteggiamento possono essere apprese, ma non sono universali. Certe
persone che occupano posizioni di potere sono dotate di fascino e carisma;
altre non ne hanno affatto. Alcuni sono molto abili nel corteggiamento
discreto, in qualsiasi contesto; altri ne sono del tutto incapaci. Anche queste
competenze di carattere sociale hanno un valore.
La quarta componente è la vitalità: un insieme di forma sica, energia
sociale e buonumore. Le persone vitali possono risultare molto attraenti per
gli altri, come accade a chi è de nito «l’anima della festa». Alcune culture
attribuiscono un grande valore al senso dell’umorismo. Nella maggior parte
delle culture la vitalità si manifesta anche nel ballo e nelle attività sportive:
forse per questa ragione spesso gli atleti hanno un fascino speciale.
La quinta componente riguarda il modo di presentarsi: l’abbigliamento, il
trucco, il profumo, i gioielli e gli ornamenti in genere, l’acconciatura e i vari
accessori che le persone indossano o esibiscono per segnalare al mondo il
proprio status sociale o il proprio stile. Durante le funzioni pubbliche
presidenti e monarchi indossano abiti che sottolineano il loro potere e la
loro autorità. Le uniformi militari e le divise identi cano lo status, il rango e
l’autorità di chi le indossa, e per molti hanno una valenza erotica. Ma anche
la gente comune, se partecipa a una festa o a un altro evento, si veste in
modo da rendersi attraente e da palesare il proprio status sociale ed
economico agli estranei che incontra. L’enfasi che si pone sull’abbigliamento
seducente o sui simboli di status sociale dipende dall’ambiente e dall’evento.
In passato, le leggi suntuarie regolavano rigidamente l’uso dei simboli di
status nell’abbigliamento;4 oggi tale funzione è svolta in gran parte dalla
moda e l’attenzione si concentra sulle manifestazioni di sessualità e
sull’adesione a canoni stilistici che sottolineano l’appartenenza a un gruppo.
In tutto il mondo, ai matrimoni ci si agghinda, mentre i funerali richiedono
modestia, semplicità e uno stile dimesso. Le persone particolarmente abili
nell’offrire un’immagine di sé socialmente adeguata e nello scegliere
l’abbigliamento appropriato risultano più attraenti di quelle che non
prestano particolare attenzione al vestiario.
SCARICA IL LIBRO NEI VARI FORMATI :
Commento all'articolo