La filosofia. Finalmente ho capito!- Marina Visentin

SINTESI DEL LIBRO:
Chi ha inventato la filosofia?
Sono stati i Greci, nel VII secolo avanti Cristo. Per primi si sono messi a
indagare razionalmente l’origine e la natura del cosmo, e hanno tentato di
comprendere la realtà che avevano intorno senza ricorrere ai miti e alle
credenze religiose. Hanno messo da parte la fede, la poesia e il linguaggio
metaforico e hanno scelto lo strumento più potente di tutti: il pensiero
critico. Così è nata la filosofia occidentale.
Perché proprio in Grecia?
Con certezza non lo sa nessuno. Però sono state fatte diverse ragionevoli
ipotesi. In Grecia, fra il VII e il VI secolo a.C., c’è un grande fermento
culturale, economico e sociale. Esiste una classe borghese benestante la cui
ricchezza si basa sul commercio e non sul possesso della terra. I contatti con
le altre popolazioni del Mediterraneo sono dunque all’ordine del giorno, e i
continui scambi commerciali non possono che favorire l’incontro fra culture
differenti. Proprio dal confronto fra diverse concezioni del mondo nasce
qualcosa di radicalmente nuovo: un inedito modo di guardare la realtà.
Pólis e democrazia
Pólis, cioè città-stato: è questa la parola chiave che spiega la “diversità” della
Grecia del VII secolo a.C. Un’organizzazione dello Stato non centralizzata,
ma basata su una pluralità di città-stato indipendenti, incoraggia infatti la
partecipazione del singolo individuo alla vita pubblica e alimenta
l’abitudine alla discussione; ma soprattutto limita il potere della casta
sacerdotale e libera dall’obbligo di una totale adesione ai dogmi religiosi.
La Grecia è dunque per l’epoca una società straordinariamente libera e
“democratica”, soprattutto se confrontata con le monarchie e i regimi
sacerdotali dell’Egitto o dei paesi della vicina Mesopotamia.
I primi passi
È Talete il coraggioso al quale dobbiamo assegnare il ruolo di primo filosofo
della storia. Vive a Mileto, nelle colonie greche dell’Asia minore, ed è lui a
mettere in moto tutto quanto. Ben presto seguito da altri pensatori nell’Italia
meridionale e in Grecia. Impareremo fra poco i loro nomi, per il momento
ci basti sapere che sono generalmente identificati da una comoda etichetta
comune: filosofi presocratici o presofisti.
Un’unica domanda, tante risposte
Qual è il “principio primo” (arché, in greco) che spiega l’origine di tutte le
cose? È questa la prima e fondamentale domanda della filosofia. Un quesito
all’apparenza semplice, ma capace di produrre sistemi filosofici di enorme
complessità.
Tutti i filosofi presocratici si cimentano nel tentativo di rispondere
razionalmente a questa domanda, ma ognuno fornisce una spiegazione
diversa.
La scuola ionica
Talete, Anassimandro e Anassimene, cioè la scuola ionica o scuola di
Mileto: così vengono di solito chiamati questi primi tre filosofi. A unirli c’è
prima di tutto il puro e semplice dato biografico: il fatto di essere tutti e tre
nati e vissuti nella stessa città, Mileto. All’epoca questo centro è uno dei più
prosperi fra le colonie greche dell’Asia minore, una repubblica marinara che
intrattiene costanti rapporti commerciali con l’Italia meridionale e l’Egitto.
Proprio le ricchezze provenienti dai commerci favoriscono l’affermarsi di
una borghesia mercantile ricca di interessi e di spirito di avventura. I tre
filosofi, non c’è da stupirsene, appartengono proprio a questa classe. E tutti
e tre tentano di spiegare il principio primo di tutte le cose ricercandolo
nell’ambito della natura. Ecco dunque pronta un’altra etichetta tutta per loro:
filosofi naturalisti.
TALETE
(Mileto, VII-VI secolo a.C.)
Matematico e astronomo, Talete è passato alla storia come “il più saggio dei
sette sapienti” dell’antichità. Si dice che abbia acquisito grande fama
prevedendo un’eclissi totale di Sole e inventando un metodo per misurare
l’altezza delle piramidi. Soprattutto, si racconta che sia riuscito ad arricchirsi
sfruttando abilmente le sue conoscenze “filosofiche”. Sulla base dei suoi
studi astronomici, sarebbe infatti riuscito a prevedere in anticipo una
produzione eccezionalmente ricca di olio, e avrebbe fatto incetta a basso
costo di tutti i frantoi della città, per poi cederli a prezzo maggiorato agli
imprevidenti concorrenti una volta giunta l’epoca della spremitura delle
olive.
Filosofo o scienziato?
La domanda può sembrare strana, ma non lo è affatto, perché ciò che fa di
Talete l’inventore della filosofia è proprio il suo atteggiamento “scientifico”
(fra virgolette, naturalmente, ma solo perché per noi il termine ha ormai
assunto un significato piuttosto diverso).
Per la prima volta nella storia, Talete affronta infatti l’indagine sull’origine
del mondo cercando di usare esclusivamente il pensiero razionale. Invece di
accontentarsi di spiegazioni mitiche e poetiche, ricerca un principio
razionale interno all’universo, in grado di spiegarne sia l’origine che le
successive trasformazioni.
L’acqua principio di tutte le cose
Secondo Talete, è dall’acqua che scaturisce tutto. È l’acqua il principio
naturale che spiega l’origine e il divenire di ogni cosa. Detta così sembra
una pura intuizione mistica e poetica, ma Talete non si limita ad affermare il
suo principio, lo argomenta con dei ragionamenti ben precisi: l’acqua
circonda e “sostiene” ogni terra; è l’acqua il nutrimento di ogni cosa viva;
ogni vivente si origina dall’umidità, e così via.
Che cosa è davvero cambiato?
Con Talete, abbiamo per la prima volta un bell’esempio di indagine
razionale della realtà. Il risultato può sembrare ingenuo, ma metodo e
contenuti di tale indagine sono a dir poco rivoluzionari. E per un motivo
molto semplice: perché si presentano radicalmente diversi rispetto al mito e
alla religione, cioè alle uniche due forme di conoscenza di cui disponevano
in precedenza gli uomini.
Un primo passo in una nuova direzione
Perché questo complicato mondo che ci ospita è quello che è? Insieme agli
altri filosofi naturalisti, Talete tenta per la prima volta di rispondere a questa
domanda esclusivamente con l’aiuto della ragione e dell’osservazione. È
questa svolta rispetto al passato che segna la nascita della filosofia
occidentale.
ANASSIMANDR
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