Non accettate poesie dagli sconosciuti – 50 maledette poesie d’amore – Silviogiovanni Viola

SINTESI DEL LIBRO:
Devo farvi una confessione: detesto scrivere poesie. Lo
dico davvero. Preferisco far respirare i pensieri nel polmone
di un racconto, allungarli nel brodo di una storia. Sono un
bottegaio di pensieri-easy ma, a volta, mi tocca macellare i
pensieri, alchemizzarli nella sintesi che solo la poesia può
garantire.
Nel suo essere sintomatica dell’attimo, sparata dal fulmine
del pensiero, la poesia è stimolo riconoscibilissimo. L'idea si
accende allora nei versi, già tentati dalla metrica. Il verso
sciolto gira libero, scende dalla scaletta del cervello, per
scivolare nel fiume delle parole, bagnarsi un attimo, uscire
al freddo della pagina, rimettersi il rossetto. Sparire. Questo
è la poesia.
La poesia è, quindi, un infido fuoco di paglia, un amore
liceale: inizia con promesse roboanti, saltella qua e là su un
paio di versi, si permette di invitare a ballare l'Infinito e
poi fugge come una principessa vigliacca dall'appuntamento
con la letteratura.
Giudico la poesia, in questo, tragicamente umana.
Chi studia l’economia della letteratura, dice che la poesia è
una battaglia persa. Troppi poeti da cassetto e da casetta,
poca gente che capisce: meglio i libri di bricolage.
Ma io ci vedo un futuro nella poesia. Lo leggo nella
necessità che ognuno di noi sente di garantirsi un momento
memorabile. Ciò che, generalmente, si conclude con la
lettura del foglietto dei Baci Perugina è il sintomo
premorboso della ricerca dell’Assoluto.
Questa è la poesia del futuro, questa brevicomposizione
armata di qualità sintetica ineliminabile. Per i
contemporanei la poesia è la scaletta che ci consente di
salire al piano superiore, di visitare l’altrove, senza passare
attraverso altri mediatori.
La poesia è la religione dell’Io, per certi versi (passatemi la
battuta).
Queste 50 poesie, quindi, vibrando sentimenti-bytes in
pochissimi versi, fanno esplodere una primavera nel cuore.
E questo è bello. Ed è necessario per chi vuole sbagliare, con
classe.
Oppure per quanti vogliano fare l’upgrade alle frasi dei
baci Perugina.
Queste poesie sono pericolose, perché sono la voce dei
sentimenti. Miei. Vostri. Di tutti.
Un consiglio, allora: non accettate poesie dagli sconosciuti.
Parola di poeta.
Io e te siamo Nulla
Io e Te siamo Nulla
Un Nulla che il Tempo imbottiglia nei suoi secondi
migliori
Io e Te siamo Muffa
Una muffa clandestina che intacca questo Mondo
Di plastica fintoperfetto
Io e te = Spazzatura
Perché ci hanno buttato via
Nei peggiori commenti
Io e Te siamo insignificanti
Nei grandi calcoli della gente
Ma
Io e Te siamo Tutto
Solo
Per
Noi
Al termine del Tempo
Al termine del T empo
Quando saremo
Le monete spese dalla Vita
Dimmi che avremo acquistato
L'amore più grande
Dimmi che nel numero
Avremo superato
La somma dei tesori
E dimmi
Che non ci saranno resti da dare
Alla m alinconia
Perché tutto saremo stati
Insieme
Poesia di cose andate
Poesia di cose andate
Vetuste e mal-trattate
Di certo ridondate
In fiabe ormai malate
Rivista del mai più
Orpello dei frattempi
Svanita, suppergiù
Diletto di altri tempi
Orgogli ormai marciti
Dai tempi ormai battuti
Ricordi inviperiti
Di fatti ora taciuti
Che senso ha ricordare
Di tutto quel che è stato
Più facile è trattare
Il nuovo ormai già nato
Poesia di cose andate
Vetuste e mal trattate
Di certo ridondate
In fiabe ormai malate
Rivista del mai più
Orpello dei frattempi
Svanita, suppergiù
Diletto di altri tempi
Orgogli ormai marciti
Dai tempi ormai battuti
Ricordi inviperiti
Di fatti ora taciuti
Che senso ha ricordare
Di tutto quel che è stato
Più facile è trattare
Il nuovo ormai già nato
Spiegherò al vento
Spiegherò al vento
La via dei tuoi occhi
Per unirlo al cimento
Delle tue lacrimose gioie
Cosa devo fare
Cosa devo fare
Per accedere alla Corte dei tuoi sorrisi
Oltre il sipario di carne della tua bocca
Che mortifica il resto tuttoquanto
E permette all'idea di farsi movimento
Quella stessa idea in cui ho soggiornato
Prima di diventare il tuo tormento
Chiamami adesso e mescola
Chiamami adesso e mescola
La fretta del vento ai passi tuoi
Prima che tempesti altrove
I miei rimorsi
E agisca le conseguenze dell'amore
Sostieni le parti dell'angoscia
Che lieve sudario ora ti ammorba
Lascia che poi
Sollevi io questo impegno ad apparire
Così presente
Così impegnata
Così follemente
Innamorata
E mentre le ombre rinfrescano di seppia le strade
E gli angoli non sono solo fatti geometrici
Ma cose per farci sentire acuti
Arranca il sole sull'alba ennesima
Che solleva la sottana su un domani
Più che bellissimo.
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