Lezioni d’amore – Yuri Sterrore


SINTESI DEL LIBRO:
Il suo seno perfe o so o al pizzo nero, l’intimo che preferisco, quello
che quando la spoglio capisco che è lei ad aver portato a le o me e
non viceversa.
La sua pelle liscia, che quando le stringo i fianchi altro che velluto,
altro che seta. Il suo corpo è un mappamondo di forme e di stelle.
Perfe o, cazzo. Assolutamente divino.
E allora qualcuno mi spiega perché diavolo non riesco ad avere
un’erezione?
«Luca, ma tu o bene?»
Noemi, so o di me, mi guarda titubante, poi fa scivolare lo
sguardo fino al mio pube, dove il mio pene giace addormentato,
alienato dall’universo, e ignora sfacciatamente i segnali d’aiuto che
cerco di inviargli dalla torre centrale: Mayday, mayday, stiamo
precipitando. Anzi: ci siamo già schiantati.
Il punto è che non è mica una macchina telecomandata, quando
mai si risolve con il cervello una questione di genitali? Niente, è
come se mi fossi completamente dimenticato come si fa ad avere
un’erezione. Tu o questo mi riporta a qualche anno fa, in ospedale,
quando ero andato a fare una piccola operazione ai testicoli. Ricordo
me stesso sdraiato sul le ino di ferro, coperto da un leggero strato di
carta, so o nudo come un verme, circondato da infermiere tu e
bionde come amazzoni che mi studiavano dall’alto al basso. Quando
è arrivato il medico, e hanno scoperchiato il vaso di Pandora, il mio
coso era ancora so o anestesia, così so otono da sembrare uno
scherzo, tanto che ho pensato fosse legi imo giustificarmi con i
presenti: «Guardate che non è mica sempre così, eh» ho
puntualizzato, con tanto di risata d’accompagnamento.
Il medico ha tossito, una delle amazzoni ha afferrato una siringa.
«Faccia poco il simpatico ché se no la sediamo di nuovo.»
Sono stato zi o, e mi sono ricordato di essere in un ambiente
sterile con persone umanamente sterili. Ma a parte l’operazione, in
se e anni di rapporto, io e Noemi non abbiamo mai avuto problemi
a le o. E ora il problema sono io.
«Luca, vieni qui. Può capitare, dài…»
Non fatelo mai. A un uomo so o i trenta possono capitare tante
cose, non questa. Se capita, be’: lasciateci perdere, dateci il tempo di
metabolizzare. Non siate né compassionevoli né materne né
ironiche. Ma sopra u o…
«Ma è per qualcosa che ho fa o io?»
Non fateci sentire in colpa. «Noemi, ma cosa dici?» rispondo
mentre provo a farle capire che non è proprio il momento di
intavolare una discussione su di lei, visto che qui il problema
riguarda me soltanto.
«In realtà me lo aspe avo, leggo dappertu o che dopo anni di
relazione può capitare un calo di passione, mi stavo solo chiedendo
quando sarebbe successo… ecco… solo non pensavo… proprio
oggi…»
Oggi, d’altra parte, è nientemeno che il giorno del nostro
anniversario, e la mia mancata erezione è un po’ come perdere
l’appetito il venticinque dicembre, o la vista il quindici agosto di
ritorno dall’Autostrada del Sole.
Ho conosciuto questa meravigliosa ragazza al liceo, dove non ci
siamo cagati manco per il cazzo, e se e anni fa magicamente ci
siamo messi insieme, ancora non ci credo. Insomma, Noemi è uno
spe acolo. È un tipo. Così c’è solo lei.
«Perché mi hai de o di sì?» le avevo chiesto, qualche anno fa,
ripensando al mio invito al cinema al nostro primo appuntamento.
Non che fossi considerato uno sfigato, tu ’altro, con le ragazze ho
sempre avuto un discreto successo, un certo savoir-faire, nulla di
esagerato, ma sono il tipo occhi chiari lineamenti so ili un po’
francesi che piace molto alle fan di Timothée Chalamet, e anche alle
loro madri. Solo che conquistare Noemi era un mistero per me, non
sapevo come approcciarmi, era silenziosa, sulle nuvole, sembrava
non far parte di questo pianeta, nemmeno a de a di Greta Thunberg.
«Ti ho de o di sì per il cinema perché volevo far ingelosire un
altro» mi ha risposto, seria. E io, giuro, ho passato in rassegna tu i
gli stronzi bellocci del liceo che poi sono diventati amici in comune.
«La tua faccia adesso vale la presa per il culo.»
Mi sono voltato verso di lei nel bel mezzo di un picnic alcolico al
parco Sempione. «Dimmi che non era Daniel Fiore i, rappresentante
d’istituto, un metro e novanta, tatuaggi da carcerato. Ti prego,
Noemi, mi fa male il cuore.»
«Ti ho de o di sì perché hai proposto un film che poteva piacere
solo a me, non a te, ho pensato fossi gentile… e poi vabbè, sei figo.»
«Il lato positivo è un film bellissimo, cosa dici?! Oo nomination
agli Oscar…»
«Certo, storia d’amore tra un bipolare e una mezza ninfomane in
f
issa per la danza… ti avrà fa o venire il testosterone a mille…»
«Ma c’è Jennifer Lawrence! Ha vinto l’Oscar…»
«Davvero volevi vedere quel film?»
«Sì!»
Noemi mi ha guardato inclinando la testa di lato, i boccoli scuri le
sono ricaduti sulle spalle dandole un’aria ancora più sensuale.
«Ah.»
I suoi occhi da lince nei miei, ho aperto la bocca per sussurrarle
qualcosa ma lei è scoppiata a ridere e la stanza si è illuminata
d’estate. La sua risata è contagiosa, è come una scarica ele rica, ti tira
su da terra e ti aggancia al cielo. Le labbra le si sono distese in un
sorriso timido, si è portata, delicata, una mano alla bocca.
Ho perso il conto delle volte che con quel gesto mi ha fa o
innamorare di nuovo.
«Luca, perché non mi rispondi?»
Strizzo gli occhi nella penombra della stanza, sono ancora sopra
di lei, immobile, le mani che affondano nelle lenzuola, vorrei urlare,
darmi degli schiaffi in faccia.
«Non lo so, scusami, stavo pensando…»
«Ti vuoi levare? Mi sento soffocare.»
«Scusami.»
«Sme ila di scusarti, ti ho de o che sono cose che capitano, non è
un problema. Il problema lo crei tu se invece di parlarne con me
pensi ai cazzi tuoi.»
Alzo un braccio e Noemi rotola di lato, sfugge da me, si siede sul
le o dandomi le spalle.
«Buon anniversario» sussurra, sarcastica, mentre si riveste.
Buon anniversario, penso, ma non lo dico. Perché fuori ha iniziato
a piovere, e io osservo la mia divisa di Glovo addormentata sulla
sedia della stanza da le o, e penso che tra poco sarò là fuori a
comba ere contro il tempo delle consegne, che è sempre tiratissimo,
e la tentazione di pensare che, se dopo se e anni di relazione
festeggiamo il nostro anniversario con la mia impotenza, sono un
completo fallimento.
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