Inganno proibito – Catherine BC

SINTESI DEL LIBRO:
Infilai l’ago sottopelle con talmente tanta maestria che Lilly, la
barboncina della signora Taylor, non se ne accorse nemmeno. Era
una cucciola tranquilla e simpatica. Mi guardava con occhioni scuri
ed espressivi. Amavo gli animali, in qualche caso anche più degli
esseri umani. Le feci qualche coccola e la consegnai tra le braccia
della sua padrona in trepidante attesa.
«Ecco signora Taylor, abbiamo fatto tutto.»
«Sicuro che sia tutto ok, Jett? Chiamami Linda.»
«Era solo il richiamo di un vaccino… Linda. Aspetti un attimo che
metto il timbro sulla scheda sanitaria e gliela consegno. Le ho
segnato anche il prossimo appuntamento.»
Lei sbirciò il cartoncino colorato e arricciò le labbra.
«Non pensavo dovesse passare così tanto tempo!»
Mi appoggiò una mano calda sul camice, all’altezza del bicipite,
sfoderando quello che, secondo le sue intenzioni, avrebbe dovuto
essere uno sguardo sensuale.
«Lilly sta benissimo. Dovesse succedere dell’altro, sa dove
trovarmi.»
«Tu…»
«Io?»
«Dammi del tu, Jett.»
«Certo, A presto Linda.»
Poi presi il musetto di Lilly tra le mani e le schioccai un bacetto
sul pelo riccio.
«Ciao ragazza. Comportati bene.»
Diedi un’occhiata alla sala d’aspetto, colma di animaletti adorabili
e padrone sul piede di guerra. La mattinata si preannunciava ancora
molto lunga. Che cosa stava succedendo esattamente? Gli uomini di
Malta erano emigrati in massa? Avevo vinto a qualche lotteria metà
della popolazione femminile cittadina? Non avevo voglia di parare
altri assalti, così feci entrare ben volentieri l’informatore veterinario
che se ne stava seduto vicino alla porta con l’aria annoiata. Ne seguì
un mormorio di protesta cui il tipo in giacca e cravatta rispose con
un’alzata di mani e un sorriso sornione.
«Signore, ve lo ruberò per pochissimo tempo. Lo prometto.»
Lo guardai con noncuranza mentre chiudeva la porta. Doveva
essere uno nuovo, ma non mi importava. Dal mio punto di vista
rappresentava una pausa. Entrò allegro come uno che faceva il suo
mestiere con entusiasmo e mi allungò la mano. Aveva una stretta
forte e sicura e mi guardava dritto negli occhi. Era un buon segno, mi
piaceva.
«Miles Grant, piacere.»
«Jett Harrison. Lei è nuovo?»
«Sì, non ho mai servito questa zona. Ho iniziato da pochi giorni.»
«Certo, non dev’essere stata una promozione. Malta e i suoi
dintorni non offrono molto.»
«A dire il vero è stata una mia richiesta. Vengo da New York e
lavoravo già per la Schering-Plough prima della fusione del 2009.
Ora la Merck & Co. sta cercando di ampliare i propri mercati e offre
nuove sfide. Ho voluto coglierne una.»
«Malta come una terra di frontiera? Interessante prospettiva. Le
assicuro che qui succede ben poco normalmente.»
«La cittadina sprizza vitalità, invece. Ho visto che c’è in atto una
campagna elettorale. Dovrebbe essere un bel periodo. Ogni
candidato, a qualsiasi livello si presenti, deve far vedere agli elettori
cosa sia capace di fare, soprattutto con iniziative di pubblico
interesse.»
«In effetti, questo è un periodo frizzante, sotto molti punti di
vista.»
«Ho notato che ha sempre un nutrito numero di clienti. Le sono
molto affezionate.»
«Se vogliamo dire così. Sono simpatiche, davvero, solo che a
volte sanno diventare invadenti.»
«È un bel ragazzo ed è ancora libero, no? Questo penso incida
molto.»
Lo guardai sorpreso.
«Come fa a sapere che sono libero?»
«Sono un acuto osservatore. Non è difficile. Comunque, a
guardarla bene, posso dire che comprendo le signore di là.»
Arrossii in modo incontrollabile e cercai di non farfugliare mentre
parlavo.
«Amico, se è un modo per chiedermi di uscire, io…»
La sua risata fendette l’aria.
«Non era questa la mia intenzione, anche se mi piaci parecchio.
Possiamo passare a darci del tu? Sarebbe tutto più semplice.»
«Non c’è problema.»
«Avrei una proposta da farti e il sesso non c’entra nulla. Almeno
non con me, anche se comunque la sensualità è necessaria per fare
quello che sto per illustrarti. A te non manca e, come ti ho detto
prima, i gran capi della Merck con i loro referenti nelle filiali estere
della MSD Animal Health hanno pensato bene di rinnovare la loro
immagine, oltre che continuare nella ricerca. Per raccogliere fondi e
far conoscere l’azienda serve una massiccia campagna che sia di
forte impatto sui media. Cosa c’è di meglio di qualcosa contro
l’abbandono degli animali domestici? Qualche primo piano di cuccioli
dagli occhioni dolci andrebbe benissimo, ma ancor meglio sarebbe
far tenere in braccio lo stesso cucciolo a qualcuno di decisamente
prestante, come te.»
Ignorai lo sguardo volutamente prolungato e languido sul mio
corpo e alzai le spalle come se la cosa non potesse riguardarmi in
alcun modo.
«A me tutto questo suona molto cinico.»
«Certo, in qualche modo lo è di sicuro, ma pensaci bene. Non è
il
fine che conta? La campagna pubblicitaria darebbe all’azienda
un’immagine riconoscibile. Vedendo le foto sui cartelloni stradali la
gente assocerebbe l’immagine alla causa e alla Merck. Tutti
avremmo da guadagnarci.»
«A dire il vero, io sto bene così.»
«Beh, se guardi il tuo tornaconto immediato, forse sì. Prova però
a pensare quanto tutto questo potrebbe portare a Malta in termini di
visibilità, di turismo e anche a quanto potrebbe pesare sul piatto
della campagna elettorale. Mi sembra d’aver capito che tu sia di
parte.»
«Vedo che ti hanno ben informato.»
«Fa parte del mio lavoro. Sapevo di dover cercare qualcuno per
questa iniziativa e, vedendo l’effetto che hai sul campionario
femminile di là, mi sono convinto che tu sia la persona adatta.»
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