Whitney, amore mio – Judith McNaught

SINTESI DEL LIBRO:
L'elegante carrozza oscillava per la strada che attraversava la campagna.- Il tragitto è interminabile - disse lady Anne Gilbert con un sospiro di
impazienza, appoggiando la guancia sulla spalla di suo marito -, mi domando
come sarà ora Whitney.
Tacque e lasciò vagare il suo sguardo sulla coltivata campagna inglese, verde
e picchiettata di digitale e denti di leone. Si sforzava di immaginare sua
nipote che non vedeva da quando aveva undici anni.- Deve essere bella, come sua madre. Avrà senza dubbio il suo sorriso, la sua
gentilezza e la sua dolcezza naturale.- La sua dolcezza naturale?- ripetè suo marito lanciandole un sguardo scettico- non è quello che sembra dire suo padre nella sua lettera.
Diplomatico annoverato al consolato britannico di Parigi, lord Gilbert si era
trasformato in un maestro nell'arte dell'eufemismo e dei sottintesi.
Nella sua vita privata, però, preferiva la franchezza.- Lasciami rinfrescarti le memoria - disse tirando fuori della sua tasca la
lettera del padre di Whitney.- "Whitney ha un comportamento scandaloso. È una vera virago che fa
disperare quelli che la circondano e mi mette continuamente in imbarazzo.
Vi supplico di portarla con voi a Parigi. Spero che abbiate più successo di me
con questo bambina testarda."- Dimmi dove parla di dolcezza naturale - disse Edward.- Martín Stone è un insensibile - replicò sua moglie con un sguardo tetro.
Ricordati del modo in cui sgridò la piccola e come la punì mandandola nella
sua stanza dopo le funzioni funebri di mia sorella.
Edward passò un braccio attorno alle spalle di sua moglie per calmarla.- 1 -- Non mi piace quell'uomo più che a te, ma devi ammettere che quando uno
ha appena perso sua moglie, è molto spiacevole sentire tua figlia accusarti
davanti a cinquanta persone di mettere sua madre in una scatola affinché non
possa scappare.- Ma Whitney aveva solo cinque anni - protestò Anne.- D’accordo, ma quello non fu l'unico motivo per spedirla nella sua stanza.
Ricordati che minacciò di accusarci tutti davanti a Dio se non liberavamo
immediatamente sua madre.- Che carattere! - sorrise Anne - era tanto furiosa che credetti che le sue
lentiggini fuggissero dal suo viso. Ma era adorabile, riconoscilo. Non sei
d’accordo?- Si - ammise Edward con espressione contrita mentre la carrozza arrivava
finalmente nelle vicinanze della casa degli Stone.
Sul prato un gruppo di giovani guardavano distintamente in direzione delle
stalle. Una ragazzina bionda e delicata lisciò il suo vestito e disse sospirando:- Mi domando che cosa Whitney ci abbia preparato - disse al giovane e
seducente biondo che stava al suo fianco.
Paul Sevarin diresse il suo sguardo verso i grandi occhi azzurri di Elizabeth
Ashton e le regalò un sorriso per il quale Whitney avrebbe dato la vita.- Un pò di pazienza Elizabeth.- Tutto il mondo si domanda che cosa Whitney ci riserva - disse Margaret
Merryton con tono aspro - ma una cosa è sicura, sarà qualcosa di scandaloso.- Margaret, siamo gli invitati di Whitney - grugnì Paul.- Non vedo perché la difendi Paul - protestò Margaret - Whitney si mette in
ridicolo correndoti dietro e tu lo sai.- Margaret - tagliò Paul – basta. Irritato, abbassò impeccabilmente gli occhi
scuri verso i suoi stivali lucidi. Whitney, in effetti, si era fatta notare
perseguitandolo, e ciò aveva provocato chilometri di pettegolezzi, ad essere
magnanimi.
Essere l'oggetto dell'interesse di una ragazzina di quindici anni all'inizio
l'aveva divertito. Ma ultimamente Whitney si mostrava più insistente.
Dovunque egli fosse, era sicuro di trovarla sulla sua strada. Spiava ogni suo
movimento, ed in quel momento quella sua ostinazione non gli sembrava più
né divertente né inoffensiva.
Tre settimane prima, lo aveva seguito fino ad una taverna del paese. Stava per
cedere alle proposte che gli sussurrava all'orecchio la figlia dell'oste, quando
si imbattè in un paio di occhi verdi che l'osservavano attraverso la finestra.
Allora lasciò il suo boccale di birra- 2
con gesto brusco ed uscì per mettere la ragazza sul suo cavallo, ricordandole
che suo padre si sarebbe preoccupato se non ritornava a casa prima che si
facesse buio. Poi ritornò alla taverna e, servendogli una nuova pinta di birra,
la figlia dell'oste l'aveva sfiorato coi suoi seni. Si immaginava già disteso
vicino a quel corpo voluttuoso, quando gli occhi verdi ritornarono ad apparire
nella finestra. Depresso, preferì battere in ritirata.
Incominciava a sentirsi assillato. Il più piccolo dei suoi gesti era spiato e
aveva i nervi a fior di pelle. Che necessità aveva allora di cercare di
proteggere Whitney dalle sgridate che ad ogni modo si meritava?
Emily Williams, la più giovane del gruppo, disse improvvisamente:- Penso di andare a vedere che cosa stia facendo ritardare Whitney.
Attraversò il prato, aprì la barriera di legno con un calcio ed entrò nella stalla.- Dov’è miss Whitney? - domandò al giovane ragazzo che spazzolava
vigorosamente un prezioso sauro.- E’ lì signorina. Nonostante la semioscurità, vide il suo viso arrossire mentre
le segnalava col mento una
porta adiacente.
Emily guardò il giovane con sconcerto e battè dolcemente dei colpi alla porta.
Poiché non ottenne risposta, entrò e rimase paralizzata dallo stupore davanti
allo spettacolo che vedeva davanti a lei: le lunghe gambe di Whitney Allison
Stone erano imprigionate in un paio di pantaloni da cavallerizzo che
modellavano i suoi fianchi snelli e che reggeva alla vita con dello spago. Sui
pantaloni portava solo una leggera canottiera.- Non puoi uscire così! - gridò scandalizzata Emily. Whitney le lanciò un
sguardo divertito.- Però mi metto una camicia.- Ma.... Perchè? - insistette Emily disperata.- Perché credo che non sarebbe appropriato uscire solo con la canottiera,
imbecille -rispose Whitney prendendo la camicia del ragazzo di stalla che
pendeva da un chiodo.- Appropriato? - borbottó Emily – E’ completamente indecente portare un
pantalone da uomo e lo sai!.- È vero. Ma ad ogni modo non posso montare a cavallo a dorso nudo.
Correrei il rischio che le gonne mi coprano il viso.
Ancora parlando, Whitney arrotolò i suoi lunghi capelli ribelli e li annodò
sulla nuca.- Montare a dorso nudo? Non mi dire che vuoi di nuovo montare a cavalcioni.
Tuo padre ti rinnegherà se lo farai.- 3 -- Non monto a cavalcioni - spiegò Whitney ridendo – e non vedo la ragione
per la quale gli uomini possono farlo mentre noi che come dicono siamo il
sesso debole, dobbiamo montare di lato con gran pericolo per la nostra vita.- Allora che cosa è quello che fai?- Non mi ero mai reso conto che eri curiosa, signorina Williams. Per
rispondere alla tua domanda, ti dirò che monto in piedi. L'ho visto fare nella
festa del paese e da allora mi sto allenando senza sosta. Quando Paul vedrà
come lo faccio bene .....- Dirà che hai perso la ragione. Penserà che hai sorpassato ogni limite e che è
un'altra manovra per attrarre la sua attenzione.
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