Onora il padre: Quarto comandamento -Giancarlo De Cataldo

SINTESI DEL LIBRO:

Nonostante il riscaldamento, il gelo umido della notte è riuscito a infiltrarsi nel
piano alto di questo vecchio albergo che nasconde dietro stucchi pretenziosi il
suo inevitabile decadimento. Il mare è una tavola nera lacerata da una lama di
luna giallognola. La grande spiaggia è bianca, deserta. Niente ombrelloni, niente
sdraio. Adoro l'inverno. Nel freddo Kimini diventa persino sopportabile. Il
freddo parla al mio cuore. Scosto la tenda di fine, robusta stoffa color cremisi e
socchiudo con cautela ì battenti della finestra, spinto da un improvviso desiderio
di ascoltare il confortevole ritmo della risacca. Ma la musica alle mie spalle
sembra voler combattere contro il dolce suono. Vagamente risentito, mi affretto a
spegnere il Cd. E
subito lei lascia partire una specie di singhiozzo contenuto .
brandisco il martello che sul manico poroso ha trattenuto rade goccioline di
sangue e lo agito su quella sua massa informe che non cessa di contorcersi. Il
singhiozzo si sta rapidamente mutando in una sorta di ululato bestiale.
E evidente che questa donna sprezzante non ha nessun rispetto per la mia
sensibilità. Mi chino su di lei, le afferro i lunghi capelli rossi, appena un paio di
strattoni, per farle capire quanto sarebbe opportuno un intervallo di silenzio. Il
tenue profumo fruttato che mi aveva piacevolmente gratificato quando l'avevo
sorpresa fresca dì doccia è stato purtroppo sopraffatto dall'inevitabile, acre afrore
della paura. Prima dì ritrarmi, offeso dall'intollerabile cantilena di gemiti che le
squassa il piccolo seno che mai sarà materno, le sussurro che è stato Usuo stile di
vita a condannarla.
- Hai corso troppo, - cerco di spiegarle, paziente a onta del erescente disgusto
che mi sta invadendo. - Hai perso di vista le cose importanti, ciò per cui vale la
pena di vivere. La futilità dei tuoi giorni veloci esige una sanzione, e io sono
colui che è stato incaricato di comminartela.
Parole al vento. Possibile che non capisca? Possibile che nessuna di loro,
nemmeno nell'istante supremo, riesca a ritrovare un barlume di coscienza?
Riaccendo il Cd. A tutto volume. In questi alberghi signorili, che l'inverno
avvolge in una sapiente bolla d'insensibilità, il rispetto della privacy è una
religione dalle regole indefettibili. ha rigorosa osservanza del proprio spazio
vitale. L'asettico non-coinvolgi-mento, il distacco dal prossimo. L'abbandono
degli inermi.
Poso il martello sul divano foderato di chintz e preparo la siringa
. Dovrò anche ricordarmi di passarle un altro giro dì nastro intorno alle mascelle
: se crede che non mi sìa accorto di come sta tentando di lacerarlo dall'interno,
con quei suoi denti perfetti che devono aver incantato chissà quanti amanti...
Dopo l'iniezione, i suoi muscoli si rilassano. È ancora cosciente, ovvio, ma
''ottundimento la rende meno riottosa,più disponibile.
Nel frigo-bar è schierato al gran completo l'arsenale della grassa
contemporaneità : cioccolatini al caffè, arachidi, succhi di vario genere,
collezione di superalcolici informato mignon, l'immancabile bottiglia da un
quarto di champagne. Dovunque disordine, crapula, l'ossessione del futile.
Tomo alla finestra. Spalanco i battenti. Lungo la fettuccia di strada che mi separa
dal mare arranca sbuffando un mezzo della nettezza urbana. Ecco, si ferma
davanti a un cassonetto stracolmo degli scarti dell'umano genere.

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