Il profumo delle rose selvatiche – Linda Kent

SINTESI DEL LIBRO:
Il giardino traboccava di rose e il loro profumo intenso impregnava l’aria.
David riposava pigramente su una panca imbottita, osservando le foglie
degli alberi che si muovevano sotto il vento leggero e ascoltando il mormorio
della fontana.
Era felice, in pace con il mondo. Da quando lei era entrata nella sua vita,
tutto era cambiato. Sparito il rancore, cancellato il veleno dei rimorsi. Ora era
libero di amare e di sentirsi amato.
Lei aveva fatto tutto questo. Per lui.
Un leggero fruscio gli fece voltare il capo, e fissò lo sguardo sotto i glicini che
formavano una cascata di petali delicati.
Lei era là e avanzava sorridendo.
Indossava un abito bianco che scivolava morbidamente lungo la sua figura
fino ai piedi, nudi e bellissimi, che sembravano sfiorare l’erba senza calpestarla.
La guardò, un po’ accigliato: il vestito candido e i suoi colori delicati la
facevano sembrare un angelo, una creatura ultraterrena.
Un’apparizione.
Non era così che la voleva. Lui voleva una donna di carne e di sangue,
appassionata come una cortigiana e tenera come una sposa fresca di nozze.
Poi lei si avvicinò e tutti i suoi pensieri si dissolsero, vedendo come il tessuto
leggero fosse praticamente trasparente. Intravide le punte rosate ed erette dei
seni, protesi verso di lui e pronti per le sue tenere carezze; la vita sottile, i
fianchi rotondi sui quali le sue mani si sarebbero appoggiate, la morbida curva
del ventre, l’ombra dei ricci segreti...
La donna s’inginocchiò al suo fianco, chinandosi su di lui con la bocca
aperta in un bacio che lo catapultò in un piacere rovente, mentre le sue dita
sottili percorrevano il torace asciutto e le braccia forti.
Poi scesero più in basso, accarezzando i suoi muscoli tesi sotto quell’assalto
sensuale, tormentando senza riserve la sua virilità eretta, pizzicando
lievemente le cosce robuste.
David non poteva resistere oltre: afferrò i polsi sottili e la fece sdraiare su di
sé, sollevando il tessuto sottile oltre i fianchi, aiutandola a liberarsi
dall’indumento perché i loro corpi potessero toccarsi senza alcuna barriera.
Era bello, incredibilmente bello...
Sotto l’assalto di lei, girò la testa sul cuscino, cercando di ancorare il suo
corpo ondeggiante.
“Non muoverti, tesoro. Aspetta. Non muoverti così”...
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