101 storie di regine e principesse che non ti hanno mai raccontato – Marina Minelli

SINTESI DEL LIBRO:
Agli albori dell’anno Mille, la Chiesa introduce regole severe inmateria di nozze fra consanguinei, così Enrico I re di Francia,vedovo, senza eredi e imparentato, più o meno lontanamente, contutte le principesse da marito disponibili è costretto a guardare versoEst. La ricerca va per le lunghe, ma finalmente dopo quattro anni gliinviati del re di Francia scoprono che il duca di Russia Jaroslav I (ilcui padre Vladimir il Grande aveva convertito il Paese alcristianesimo), ha ancora una figlia disponibile. Per la bionda eaffascinante Anna non si tratta di una proposta molto interessante.Kiev, centro più importante dell’Oriente cristiano dopoCostantinopoli, è una città vivace, molto bella, ricca, in pieno fervoreculturale, mentre Enrico Capeto regna su uno Stato minuscolo,povero, sconvolto dalle continue rivolte dei feudatari e, nelcomplesso, abbastanza arretrato. Gli ambasciatori del re faticanonon poco a convincere Anna, la quale però alla fine cede, forseimpressionata dal fatto che la Francia è comunque il più antico regnocristiano dell’Occidente. La principessa arriva a Reims nellaprimavera del 1051, portando con sé una grossa dote in moneted’oro e molte aspettative che in parte saranno deluse. L’uomo, che il19 maggio la sposa e contemporaneamente la fa consacrare regina,è già ultraquarantenne – un’età avanzata per l’epoca – sfinito da unavita passata a combattere le ribellioni dei vassalli. La lungavedovanza lo ha inasprito e ha avuto un effetto disastroso su uncarattere già duro. In più, Enrico I viene da una famiglia devastata esua madre, l’intrigante Costanza di Arlès, per anni tenta di mettere ifigli maggiori contro il padre nella speranza di far accedere al trono ilminore, suo preferito. Delusa o felice che sia, Anna fa il suo dovere,in breve mette al mondo tre maschi e una femmina, quando può sirifugia a Senlis dove si dedica alla caccia che è la sua passione. Laregina probabilmente ha anche un certo ascendente sul maritoperché al primo figlio può imporre un nome della sua famiglia,Filippo, a ricordo dell’antenato Filippo il Macedone. Il suo regno peròè breve: Enrico, logorato da anni di lotte e di pesanti sconfitte, muorenel 1060 lasciando la reggenza non alla madre del piccolo Filippo ima allo zio. Per Anna la vita potrebbe dirsi conclusa se non fosseche nella sua tranquilla esistenza entra improvvisamente l’amore.Raoul de Crépy, uno dei più potenti signori del regno, corteggia coninsistenza l’ancora giovane e affascinante vedova del re e, duranteuna passeggiata, un bacio appassionato suggella questo legame. Idue, travolti dalla passione, perdono la testa. Raoul, liquidata infretta la moglie legittima, che ripudia con l’accusa di adulterio,rapisce Anna. Lo scandalo è enorme, ma nonostante ciò la coppia sisposa. Seguono una scomunica papale (la moglie abbandonata esegregata in un convento è andata a lamentarsi molto in alto) equalche anno di rapporti gelidi con il re. Ma il nuovo marito dellaprincipessa venuta dall’Est è un uomo di grande prestigio e quindiFilippo I dal 1065 riammette entrambi a corte. Quando, nel 1074,Raoul de Crépy muore, Anna si ritira in un monastero a Senlis,anche se c’è chi pensa che possa essere addirittura tornata nel suoPaese natale.2.ELEONORAD’AQUITANIA(1122-1204).L’IRREQUIETA REGINA DIFRANCIAIl matrimonio fra l’esuberante Eleonora d’Aquitania e l’ascetico Luigivii, è dal punto di vista politico un ottimo affare. Infatti la quindicenneAliénor, così la chiamano nelle sue terre, ultima discendente deiduchi di Aquitania, porta in dote praticamente tutto il Sud-Ovest dellaFrancia. La nipote del celebre Guglielmo il Trovatore ha iltemperamento focoso del nonno ed è cresciuta in un ambiente coltoe raffinato dove si pratica “l’amor cortese”, ma nel quale i rapporticon la Chiesa e con le istituzioni sono piuttosto disinvolti. I duchi diAquitania se lo possono permettere visto che i loro domini siestendono praticamente dai Pirenei alla Loira. A questa brillanteragazza del Sud, Parigi appare inospitale e barbara, mentre il maritola annoia a morte con le sue manie religiose e le sue abitudini quasimonastiche. Dopo dieci anni di una vita particolarmente monotona,la crociata predicata con vigore da Bernardo di Chiaravalle, sipresenta come un ottimo e inatteso diversivo. Aliénor aderisce subitocon entusiasmo, si dà da fare per raccogliere il denaro necessario equindi, insieme al marito e a un vasto seguito, parte per la TerraSanta. Ad Antiochia, la regina ritrova uno zio paterno, l’affascinanteRaimondo di Poitiers, il quale l’accoglie con molto calore, anchetroppo a dire dei contemporanei. Ma c’è anche dell’altro: la vivace epoco soddisfatta regina forse ha persino una relazione con uncavaliere musulmano. Luigi vii, per quanto paziente, ormai ne haabbastanza di questa moglie troppo irrequieta, che lo mettecostantemente in ridicolo ed è capace di dargli solo figlie femmine.Da Gerusalemme, il re scrive al fidato consigliere l’abate Suger,comunicandogli l’intenzione di chiedere lo scioglimento del suomatrimonio, ma questi risponde subito consigliando il sovrano diattendere e riflettere. Non è l’annullamento – procedura abbastanzausuale per liberarsi di una sposa non più gradita – a preoccupareSuger, angosciato invece dalla prospettiva di veder partire conAliénor un insieme di feudi più vasto di tutto il dominio reale. Lacoppia reale, ufficialmente in crisi al termine di una impresa militarerivelatasi disastrosa, si imbarca separatamente per la Sicilia, ma ilpapa riesce a ottenere una riconciliazione che però dura poco. Moltopresto Aliénor cade fra le braccia del focoso Enrico Plantageneto,conte di Angiò, e Maine, erede presuntivo al trono d’Inghilterra. Leiha dodici anni di più, ma è sempre una bellissima donna, e incomune hanno il gusto per le arti e la poesia. Suger intanto è mortoe il re è infuriato per la nuova tresca che si sta svolgendo sotto i suoistessi occhi, raduna un concilio che, nel marzo del 1152, con lascusa di un lontano legame di sangue, dichiara nullo il matrimonio.Luigi salva l’onore suo e della dinastia, ma così facendo rinuncia aun terzo della Francia. Infatti, Aliénor oltre alla libertà si riprendeanche la propria dote. Due mesi dopo, la ex regina sposa EnricoPlantageneto, che si ritrova così signore di un territorio vastissimo. Il19 dicembre 1154, Enrico e Aliénor vengono incoronati re e reginad’Inghilterra. Un vassallo del re di Francia diventa a sua volta re e unterzo della nazione si trasforma in una colonia inglese. 3.ELEONORAD’AQUITANIA(1122-1204).LA RIBELLE REGINAD’INGHILTERRAMadre di otto figli, di cui cinque maschi, Aliénor adesso ha unpartner davvero a sua misura. La regina si occupa degli affari delregno d’Inghilterra quando Enrico è sul continente, promuove gliscambi commerciali, ordina la redazione del primo codice di leggimarittime della cui utilità si era resa conto durante il suo viaggio inOriente, fa restaurare e abbellire le dimore reali, che sono numeroseperché i sovrani si devono spostare in continuazione per controllare ivassalli e mantenere l’ordine nei domini. Questi suoi primi anniaccanto a Enrico ii Plantageneto, uomo energico e dominatore, sonointensi, vivaci, ricchi di promesse e di speranze; la regina assecondae sostiene le ambizioni del marito, la loro corte è frequentata dapoeti, letterati, artisti. Aliénor però non ha considerato che essendoEnrico, a differenza del re di Francia, un uomo estremamente focosole infedeltà sono da mettersi sul conto di questo matrimonio. Perqualche anno le storie del Plantageneto sono fugaci e discrete(anche se il primo erede della coppia viene al mondo quasi incontemporanea con un figlio bastardo) poi il re perde la testa peruna giovane inglese, la bellissima Rosamunde Clifford, che diventala sua amante ufficiale. La regina offesa fa i bagagli e si trasferiscenelle sue terre insieme al figlio preferito Riccardo, il futuro Cuor diLeone. Da Poitiers, dove ha ricreato una corte raffinata, Aliénor peròcontinua a seguire le vicende inglesi e, nella speranza di poterriacquistare un certo potere, spinge alla ribellione i figli Enrico,Riccardo e Goffredo. La morte dell’arcivescovo di Canterbury,Thomas Becket, del cui assassinio il re è indirettamenteresponsabile, ha indebolito in quegli anni il prestigio del sovrano, cheperò reagisce subito scatenando una vera e propria guerra familiare.La regina viene catturata e rinchiusa prima nella fortezza di Chinon epoi, dal 1174, trasferita a Salisbury, da dove è autorizzata a usciresolo in rare occasioni. Deve aspettare la morte di Enrico ii perritrovare la libertà e anche tutto il potere che desidera, perché ilnuovo sovrano Riccardo ha una sola idea in testa, riconquistare ilSanto Sepolcro, e i suoi dieci anni di regno li passa quasi tuttilontano dall’Inghilterra. A nome e per conto di Riccardo Aliénor visitacittà e castelli, fa prestare ai vassalli giuramento di fedeltà al nuovore, percorre avanti e indietro le sue terre. Ha 67 anni, ma è semprebella, imponente e piena di energie. Al figlio amatissimo trovapersino una moglie e gliela porta all’imbarco per la crociata, anchese è cosciente del fatto che si tratta di una missione senza speranzapoiché Riccardo è più o meno apertamente omosessuale. Poi tornadi corsa in Inghilterra dove l’ultimogenito Giovanni, il famoso “senzaterra”, trama per prendere il posto del fratello. Subito dopo la reginasi deve confrontare con un altro dramma. Di ritorno dalla crociata ilsovrano inglese cade nelle mani del terribile imperatore tedescoEnrico vi, che chiede per il rilascio una cifra folle. Aliénor raccoglie ildenaro necessario e poi scorta di persona il convoglio fino inGermania. La sovrana ha compiuto settantadue anni, ma c’è ancoramolto da fare, è lei a governare con mano ferma il regno inglese e leterre francesi, fino alla morte improvvisa del figlio adorato nel 1199.Benché Giovanni, il nuovo re, sia un uomo senza fede, cinico, slealee molto impopolare, Aliénor lo sostiene in ogni modo e convinceanche i feudatari più riottosi a giurargli fedeltà. L’ultimo viaggio laporta in Castiglia, dove va a prendere una delle sue nipoti, promessaal sposa dell’erede al trono di Francia e futura madre di san Luigi. Gliultimi anni della sua vita sono sconvolti dalle lotte fra il figlio e unodei nipoti e, prima di morire, il 31 marzo del 1204, nell’abbazia diFontevrault dove si è ritirata, viene a sapere che la Normandia, unodei preziosi feudi di famiglia, è caduta definitivamente in manofrancese.
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