Io non ci sto più – Consigli pratici per riconoscere un manipolatore affettivo e liberarsene – Roberta Bruzzone

SINTESI DEL LIBRO:
I narcisisti maligni sono ovunque
È inutile nasconderselo, siamo circondati da persone che potrebbero
tranquillamente rientrare nelle definizioni cliniche di narcisisti maligni e
manipolatori di varia natura. Ce li troviamo di fronte a casa, al lavoro, in
palestra, a scuola e, oggi più che mai, anche sui social network. Una nota
canzone li definisce un’orda di “selfisti anonimi”, votati all’apparire a ogni
costo, “cacciatori di like” senza vergogna e senza limiti di alcun genere,
soprattutto quelli dettati dal buonsenso. Moderni predatori delle emozioni
altrui, perché le rubano e le utilizzano per nutrire un io troppo spesso atrofico,
fragile, immaturo. Per queste persone conta solo riuscire a far credere
qualunque cosa al loro sventurato interlocutore del momento. Sono dei
narcisisti, ma anche dei manipolatori professionisti. È a tutti loro che è
dedicata quest’opera, perché, se siamo legati a loro da una relazione affettiva
o professionale, è importante saperli smascherare il più rapidamente
possibile, per evitare che facciano di noi ciò che vogliono e che finiscano per
danneggiarci, sul piano psicologico e sì, anche fisico. Impareremo, perciò, a
riconoscere i loro comportamenti abituali e i copioni che seguono nelle
relazioni con gli altri. Già, perché per individuarli bisogna concentrarsi su
quello che realmente fanno, sulla loro condotta e sulle scelte che compiono, e
non su quello che dicono.
Mi occupo di narcisismo maligno e manipolazione psicologica,
principalmente in ambito investigativo e forense, da molto tempo: da circa
vent’anni sono una psicologa forense e criminologa investigativa, una figura
che molto si avvicina a quella del profiler che abbiamo imparato a conoscere
soprattutto attraverso alcune serie tv americane di grande successo. E nella
mia lunga attività sul campo ho dovuto confrontarmi con predatori di ogni
genere, manipolatori narcisisti compresi.
Non ce lo nascondiamo: i narcisisti, e vedremo subito a chi mi riferisco,
possono fare più danni della grandine, se avete a che fare con loro in ambito
affettivo, lavorativo, o in qualunque altro. E sono molto più numerosi di
quanto si pensi. Purtroppo, sono anche straordinariamente abili nello sfruttare
il legame che pensate di aver stabilito con loro. Se poi sono in grado di
esercitare su di voi un certo potere, sulla base della posizione professionale o
familiare che ricoprono, be’, allora siete davvero in guai seri.
Non esiste alcun vaccino che prevenga il rischio di cadere vittime di un
narcisista. Può succedere a tutti, nessuno escluso. Nemmeno chi si sente
totalmente immune può considerarsi al sicuro, perché siamo circondati: in
famiglia, tra gli amici, nella coppia, sul lavoro, in palestra, persino nel
condominio. Insomma, difficile pensare di avere scampo senza acquisire le
giuste competenze, che ci permetteranno di riconoscere i segnali di pericolo e
i comportamenti dubbi. Ecco perché questo libro è rivolto a tutti, anche a chi
pensa di non averne bisogno.
Se sospettate di avere a che fare con un narcisista, in vari campi e a vari
livelli, avete tra le mani il libro giusto. E se lo avete comprato attratti dal
titolo, allora il sospetto è piuttosto fondato. Parola di profiler!
Prima di iniziare il nostro viaggio nella mente dei manipolatori, facciamo
chiarezza sotto il profilo terminologico. In queste pagine utilizzerò alcuni
termini mutuati dalla psicologia e dalla psichiatria: manipolatore narcisista,
narcisista maligno, predatore emozionale. Anche se nella pratica clinica non
sono equivalenti, qui li userò come sinonimi, perché questo non è un libro
rivolto agli addetti ai lavori della salute mentale e del settore giudiziarioinvestigativo. L’obiettivo qui non è fare diagnosi o trasformarvi in novelli
psicologi e psichiatri. È fornirvi alcune competenze tipiche del profiler
investigativo, sulla scorta di ciò che ho imparato sul campo, spesso a mie
spese, in vent’anni di attività professionale. E siccome sono diventata
davvero brava a riconoscere i manipolatori affettivi, ritengo sia giunto il
momento di mettere a disposizione di tutti il patrimonio di conoscenze che ho
accumulato nel tempo. Prevenire è meglio che curare. Anzi, in questo caso,
prevenire è l’unica cura possibile.
Ciò che leggerete in questo libro non vi piacerà. Per aiutarvi a difendervi
da chi minaccia la vostra incolumità psicologica e fisica attingerò a piene
mani dalle mie conoscenze di psicologa e criminologa, descrivendo le più
comuni tipologie di manipolatori.
Pensate che non sia il vostro caso, e che la persona di cui vi sentite
ostaggio non sia malata ma solo bisognosa di affetto e comprensione? Allora
sappiate che i manipolatori affettivi presentano tratti riconducibili a vere e
proprie patologie psichiatriche molto più spesso di quanto ci piacerebbe
credere. Con ogni probabilità, nelle descrizioni che fornirò riconoscerete
qualcuno che, a vario titolo, fa parte della vostra vita. Qualcuno da cui non
credete di avere la forza, gli strumenti, l’occasione di separarvi. Ma dopo
aver letto queste pagine non avrete più l’alibi di non esservi accorti di quanto
male questa persona vi stia facendo, magari da anni, mentre voi tentate con
tutte le vostre forze di giustificarla. Questo libro vi consentirà di smascherare
chi intossica la vostra vita, ma anche di individuare le trappole in cui siete
caduti.
Pur senza drammatizzare, alcuni di voi saranno costretti ad ammettere di
avere la tendenza a mettersi completamente nelle mani degli altri. Magari
troverete in voi alcuni tratti di personalità tipici, oltre certi livelli, di un vero e
proprio disturbo patologico (si chiama disturbo dipendente di personalità,
vedi Appendice B). E non sarà certo piacevole prendere coscienza di questo
aspetto di voi stessi, soprattutto se ormai avete consegnato le chiavi della
vostra esistenza a un narcisista maligno.
Qualche segnale d’allarme
Ci sono alcuni segni inequivocabili che dovrebbero far sorgere in voi l’assai
fondato sospetto di trovarvi di fronte a un narcisista maligno, a prescindere
dal tipo di relazione che pensate di aver instaurato con lui.
È bene chiarire subito che non esiste un “copyright” di genere. Ossia, può
trattarsi indifferentemente di un uomo o di una donna. In questo testo parlerò,
di volta in volta, di “manipolatore” e “narcisista” al maschile, o di “persone
manipolatrici” e “narcisiste” al femminile, ma le medesime caratteristiche e,
soprattutto, i medesimi comportamenti possono tranquillamente essere
declinati sia al maschile, sia al femminile. Anche se il pensiero va subito agli
uomini, soprattutto nei contesti familiari i casi di donne manipolatrici sono
molto più diffusi di quanto ci piacerebbe credere.
E devo darvi un’altra brutta notizia: il narcisismo non risparmia alcuna
categoria sociale, anagrafica, culturale. Anzi, quanto più la persona in
questione è apparentemente dotata sotto il profilo culturale e socioeconomico,
tanto più può diventare pericolosa per la sua sventurata vittima. Non a caso
molti narcisisti amano indossare una divisa o un camice, strumenti
potentissimi per rivestire e irrobustire, almeno all’apparenza, un io fragile e
angosciato. Alcuni di loro usano infatti il proprio ruolo sociale o istituzionale
per mascherare perfidia, sadismo, spasmodica ricerca di potere, desiderio di
vendetta. E purtroppo molti arrivano a occupare posizioni di rilievo, con
conseguenze catastrofiche, a volte perfino per intere nazioni. La storia
moderna molto ci insegna (o dovrebbe insegnarci) al riguardo: basti pensare a
figure come Hitler, Stalin o Pol Pot.
Senza scomodare i grandi tiranni della storia, comunque, in mezzo a noi
vivono narcisisti maligni di vario tipo, diversi tra loro per grado di
pericolosità, caratteristiche e risorse, ma non per questo meno dannosi,
almeno per le loro vittime. In questo libro li prenderemo in esame tutti, in
vari ambiti: amore, lavoro, affetti familiari.
Al di là delle differenze, ci sono alcune caratteristiche che li accomunano
profondamente, a prescindere dalla tipologia che vogliamo prendere in
considerazione. Ne possiamo annoverare diverse, tutte straordinariamente
subdole, che queste persone utilizzano senza pietà per farci cadere nella loro
trappola, irretirci in una relazione affettiva e trasformarci in nutrimento
energetico per il loro ego, tanto smisurato quanto atrofico, perché non è in
grado di nutrirsi da sé. Ecco allora i segnali a cui prestare attenzione.
Non saper stare da soli
Ecco il primo segnale che dovrebbe farvi drizzare le orecchie: un narcisista
non può rimanere da solo, non può fare a meno della sua preda. Per lui
sfruttare l’altro, sotto i profili più svariati, è più importante che respirare. È
principalmente per questa ragione che fin dall’infanzia questi manipolatori
sviluppano, e affinano nel tempo, una serie di competenze strategiche per
indurre l’altro a considerarli insostituibili. In altre parole, lo rendono
dipendente da loro con ogni mezzo disponibile, lo confondono fino a
convincerlo di non potersi più fidare di se stesso e della propria percezione
della realtà, distruggono la sua autostima giorno dopo giorno – in alcuni casi,
letteralmente, finché morte non li separi. Questo è il percorso ben collaudato
che costringono tutte le loro vittime a seguire. Un percorso che porta dritto
all’inferno, come vedremo. La buona notizia è che esiste anche un modo per
tornare indietro, quindi non disperate e andate avanti nella lettura.
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