Invertire la rotta. Disuguaglianza e crescita economica – Joseph E. Stiglitz

SINTESI DEL LIBRO:
La grande crescita
della disuguaglianza
Partiamo dall’esame delle tendenze
in atto per quanto riguarda reddito
e ricchezza. Negli ultimi trent’anni
le cose sono andate a gonfie vele
per i più ricchi, specialmente negli
Stati Uniti. Fra il 1980 e il 2014, il
reddito medio reale dell’1 per cento
più ricco della popolazione è
aumentato del 169 per cento (da
469.403 a 1.260.508 dollari al
netto dell’inflazione) e la sua quota
del reddito nazionale è più che
raddoppiata (dal 10 al 21 per
cento). Allo 0,1 per cento di super
ricchi è andata perfino meglio:
durante lo stesso periodo, il loro
reddito medio reale è aumentato
del 281 per cento (da 1.597.080 a
6.087.113 dollari al netto
dell’inflazione) e la loro quota del
reddito nazionale è quasi triplicata
(dal 3,4 al 10,3 per cento)
1
.
Grafico 1. Salari, produttività e
redditi medi negli Stati Uniti
(1973-2014)
Nota: nel diagramma in alto, i
dati si riferiscono alla
retribuzione oraria media di un
addetto alla produzione senza
funzioni direzionali nel settore
privato e alla produttività netta
dell’intera economia. La
«produttività netta» è la crescita
della produzione di beni e
servizi meno la svalutazione per
ora lavorata. Analisi
dell’Economic Policy Institute
dei dati dell’Ufficio di analisi
economica e dell’Ufficio
statistiche sul lavoro degli Stati
Uniti (per informazioni più
dettagliate, si veda l’appendice
tecnica).
Fonti: Economic Policy
Institute (diagramma di
sinistra); Facundo Alvaredo,
Tony Atkinson, Thomas
Piketty, Emmanuel Saez e
Gabriel Zucman, The World
Wealth and Income Database,
disponibile all’indirizzo:
www.wid.world (diagramma di
destra).
Sempre in questo stesso intervallo
di trentaquattro anni, il reddito
familiare mediano è cresciuto solo
dell’11 per cento, e solo nei
primissimi anni: nel 2014 era più
alto di appena lo 0,7 per cento
rispetto al 1989, dopo aver toccato
il picco nel 1999
2
. Ma neanche
questo basta a far capire fino in
fondo il peggioramento delle
condizioni di vita degli strati più
bassi della scala sociale: i redditi
sono aumentati soltanto perché
sono aumentate le ore di lavoro.
Dal 1973 al 2014, la retribuzione
oraria mediana (al netto
dell’inflazione) è aumentata
soltanto del 9 per cento, nonostante
nello stesso periodo la produttività
sia cresciuta del 72,2 per cento
(grafico 1). (Per capire l’importanza
di questa divergenza fra
produttività e salari basta pensare
che dal 1948 al 1973 erano cresciuti
allo stesso ritmo, arrivando quasi a
raddoppiare
3
.) Queste statistiche,
inoltre, sottovalutano il
deterioramento effettivo subito dai
salari: con l’aumento del livello di
istruzione (dal 1980 la percentuale
degli americani con un diploma
universitario di primo livello è
quasi raddoppiata, superando il 30
per cento)
4
, ci si sarebbe aspettati
un incremento significativo dei
salari. Al contrario, negli ultimi tre
decenni i salari orari reali medi di
tutti gli americani che possiedono
solo un diploma di scuola superiore
sono diminuiti
5,
SCARICA IL LIBRO NEI VARI FORMATI :
Commento all'articolo