Introduzione alla filosofia della mente- Alfredo Paternoster

SINTESI DEL LIBRO:
Parte prima. Mente-corpo
Quale rapporto ci sia tra la mente e il
corpo o, in breve, il problema mentecorpo, è la più classica delle questioni
sollevate in filosofia della mente, forse
quella fondamentale. Al centro delle
riflessioni su questo problema, così
come dell’intera filosofia della mente, è
il concetto di stato mentale: pensieri,
intenzioni, desideri, esperienze, dolori,
ecc. La vita mentale è fatta di stati
mentali. Ma che tipo di cosa è,
esattamente, uno stato mentale? Che
rapporto c’è tra uno stato mentale e uno
stato cerebrale? Come può un sistema
fisico qual è il cervello dare luogo a stati
mentali? Si tratta di domande in prima
istanza metafisiche, perché investono la
natura degli stati mentali e indagano su
che tipo di cosa è la mente. Esse sono
tuttavia inestricabilmente intrecciate a
problemi epistemologici, da quello della
relazione tra diversi livelli di
spiegazione a quello dello statuto teorico
della cosiddetta psicologia del senso
comune, cioè di quale sia il valore da
attribuire alle categorie psicologiche
dell’«uomo della strada».
Nel primo capitolo vengono esposte e
discusse diverse posizioni che,
nell’ambito di una visione materialistica
della realtà, sono state assunte riguardo
alla natura degli stati mentali. Nel
secondo capitolo si esamina in dettaglio
una particolare cornice teorica, il
funzionalismo, che ambisce a
salvaguardare la peculiarità del mentale
pur all’interno di una
concezione materialistica. Il terzo
capitolo, infine, affronta direttamente il
cuore della questione mente-corpo,
formulandola in termini di causalità
mentale: in che modo gli stati mentali
come credenze e desideri causano
l’azione fisica, il comportamento? Da un
lato abbiamo un dominio di enti e
processi fisici: il cervello,
l’organizzazione neuronale, la
trasmissione sinaptica ecc. Dall’altro
lato abbiamo un dominio di enti e
processi mentali, come credenze e
desideri. In base all’immagine
scientifica del mondo, soltanto enti e
processi fisici hanno proprietà
genuinamente causali; eppure siamo
inclini a credere che molti
comportamenti abbiano cause mentali,
come credenze ed intenzioni. Come è
possibile? Tra le varie possibili
impostazioni del problema mente-corpo,
la formulazione in termini di causalità
mentale è probabilmente la più
perspicua e di certo quella oggi
maggiormente in auge
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