Antidepressivi naturali – Come vincere la depressione con rimedi e terapie dolci – Eberhard j. Wormer

SINTESI DEL LIBRO:
L’umore è uno stato d’animo che sperimentiamo dentro di noi. Se
diventa osservabile dall’esterno, prende il nome di affetto.
L’umore può essere meglio descritto come la “temperatura” delle
emozioni, un cumulo di sensazioni di alta o bassa gradazione che
esprime il nostro benessere o disagio. È normale che l’umore non
sia sempre lo stesso e in misura limitata soggetto a fluttuazioni:
felicità
e
tristezza,
rabbia e indifferenza, soddisfazione e
insoddisfazione, ottimismo e pessimismo si alternano secondo le
situazioni della vita. Anche sensazioni fisiche come la stanchezza o
la forte energia sono influenzate dall’umore.
Quando siamo di buon umore, ci sentiamo soddisfatti e ottimisti.
Siamo rilassati e aperti, pazienti, pieni di curiosità e in equilibrio;
insomma, siamo felici. Trabocchiamo di energia e ci sentiamo a
nostro agio con noi stessi. Dormiamo profondamente e abbiamo un
sano appetito. Una persona in equilibrio ha un effetto attraente sugli
altri. Le prospettive future sono eccellenti ed è il momento di far
partire progetti straordinari. Quando stiamo bene, il mondo diventa il
posto migliore per noi e viverci è meraviglioso.
I cambiamenti d’umore caratterizzano il clima emotivo: bello quando splende il sole!
Se invece siamo abbattuti o depressi, tendiamo a ritirarci in noi
stessi. In testa mulinano pensieri che ci fanno preoccupare. Forse ci
sentiamo tristi senza un perché, vuoti e persi oppure non riusciamo
più a provare alcun sentimento. Il futuro appare cupo e il pessimismo
insorge, ci spaventa. Perdiamo più velocemente la calma e poi ci
sentiamo in colpa. Dimostrare apertura o calore agli altri ci costa un
grande sforzo. Evitiamo la compagnia altrui e preferiamo rimanere
da soli, nascondendo lo sconforto. Ci sentiamo deboli e stanchi,
dubitiamo sempre più di noi stessi... in breve, siamo infelici. Il mondo
è un posto orribile, meglio fuggire.
Un umore fuori controllo
Se il sensore di temperatura di un impianto di riscaldamento si
guasta o è difettoso, la temperatura nella stanza va fuori controllo;
forse sarà capitato anche a voi qualcosa del genere. Abbiamo un bel
mettere mano al termostato: o il riscaldamento è costantemente al
massimo e ci sentiamo come in sauna, o non va affatto e ci pare di
essere in un freezer; in alternativa, l’impianto decide da sé di settarsi
sul tiepido. Arriva quindi il momento di chiamare il tecnico.
In un certo qual modo anche il cervello umano possiede un
sistema di regolazione della temperatura dell’umore. Tuttavia, questo
sistema è molto più complicato del termostato di un impianto di
riscaldamento. I fattori ereditari (geni), i bioritmi (ritmo sonno-veglia),
le funzioni di comunicazione del sistema nervoso (neurotrasmettitori,
neurobiologia), gli ormoni e la psiche sono tutti fattori che
influenzano l’equilibrio dell’umore. Qualsiasi intoppo in tali regole
aumenta la vulnerabilità psicologica dell’individuo, e nascono
problemi nell’impostazione della temperatura emotiva.
L’umore pertanto si scollega da situazioni di vita o stimoli che
provocano normali reazioni, per esempio il dolore per aver perso una
persona cara o una grande gioia per aver superato un esame.
Felicità e tristezza adesso vivono di vita propria, incontrollabili.
Senza una ragione particolare possono comparire in continuazione
emozioni di euforia o depressione. L’umore può variare di parecchi
gradi, da lieve a estremo. A volte muta in modo così drammatico che
la realtà viene percepita in maniera distorta: nascono ossessioni,
fissazioni e strane, inquietanti allucinazioni.
La depressione è di gran lunga la forma prevalente di equilibrio
fuori controllo e la causa di questo disturbo dell’umore non è solo
nella testa. Una qualunque alterazione di un circuito di regolazione
che riguarda le funzioni corporee, un qualunque trauma fisico o
psichico (malattie, incidenti, interventi chirurgici , perdite personali),
condizioni persistenti di stress, carenze di sostanze nutritive e
vitamine, gravi squilibri ormonali o tiroidei e disturbi nel metabolismo
degli zuccheri possono causare depressione. Le cause fisiche della
depressione sono più numerose di quelle psichiche! Si tratta di un
aspetto spesso trascurato o ignorato.
Buone notizie: dato che la condizione depressiva di solito
costituisce la prima espressione di un disturbo dell’equilibrio
psicofisico, ci sono molti modi per ripristinare l’armonia, senza
necessità di ricorrere subito agli antidepressivi. Le risorse naturali
spesso sono sufficienti a porre fine alla depressione: colmare le
carenze di vitamine e sostanze nutritive, correggere gli squilibri
ormonali, seguire una dieta sana, praticare esercizio fisico, ricorrere
a sostanze antidepressive endogene o a base di erbe e molto altro.
Solo quando queste risorse sono esaurite è il caso di pensare agli
antidepressivi di sintesi, che possono essere efficaci, ma
comportano anche gravi effetti collaterali. Gli antidepressivi
dovrebbero essere l’ultima spiaggia nella depressione vera, grave e
di lunga durata, quella in cui il rischio di suicidio è palese.
La depressione
La depressione non è dolore. La depressione è assenza di dolore e sentimenti.
ALLIE LIGHT
(FONTE: DOCUMENTAZIONE DIALOGUES WITH
MADWOMEN, USA 1994)
Quando il termostato imposta la temperatura interna dell’umore su
“bassa” e la chiave della “stanza della caldaia” l’abbiamo persa,
diventiamo prigionieri di un ghiaccio difficile da rompere. È più o
meno così che si potrebbe descrivere la “depressione autentica”; va
distinta dall’“umore depresso”, cioè dal sentimento causato per
esempio dalla perdita di una persona cara, che ci fa piangere al
funerale, ma magari sorridere al ricordo del defunto durante il
banchetto funebre.
A differenza della normale reazione al lutto, che dopo un certo
tempo cede nuovamente il posto a una condizione di equilibrio
emotivo, la sensazione di immutabile prigionia dentro uno stato
d’animo depresso è la caratteristica essenziale della depressione
vera e propria. Per fare un’analogia, si pensi a un dispositivo radio
che riceve solo la stazione “depressione” e manda in continuazione
musica dark, indipendentemente dalla frequenza impostata. È uno
stato d’animo che accompagna l’umanità da migliaia di anni ed è
stato chiamato “malinconia” dalla medicina greca antica.
Info
DEFINIZIONE DI “DEPRESSIONE”
In psichiatria la depressione è uno dei cosiddetti disturbi
dell’affettività. Il termine “depressione” è oggi inteso come
termine generico sintomatico, inizialmente senza riferimento a
possibili cause.
• La depressione può definire un sintomo o un intero gruppo di
malattie.
• Viene fatta una distinzione tra “umore depresso” e
“depressione vera (maggiore)”.
• Depressione unipolare: il disturbo dell’umore si riferisce solo
alla depressione, che può manifestarsi in fasi ricorrenti
(periodiche; episodi depressivi).
• Depressione bipolare: i disturbi dell’umore consistono in fasi
cicliche di alternanza tra “basso” (depressione) e “alto”
(mania).
• La depressione si distingue in psicogena (reattiva), endogena
(su base genetica) e somatogena (fisica).
Questo stato mentale depresso è dominato da un senso di
tristezza e perdita, rimpianto e disperazione. I pensieri ruotano
costantemente attorno al senso di colpa e di peccato accusati e
tormentano senza sosta chi ne è colpito. La persona depressa
si sente dunque spesso colpevole e responsabile dei problemi
che ha causato a se stessa o agli altri. A volte tale sensazione si
intensifica notevolmente, diventando delirio di colpevolezza, e
chi ne soffre non desidera altro che essere punito.
I sintomi della depressione
Tra i sintomi tipici della depressione vi è la perdita di interesse per
attività di solito piacevoli: la musica o il cinema, lo sport, gli hobby o
la bellezza della natura non danno più piacere. Il cibo perde sapore.
I
colori dell’arcobaleno, il tramonto, il paesaggio e i fiori primaverili
svaniscono, perdono consistenza e fragranza, lasciando il posto a
una percezione immersa in una scala di toni grigi e seppia: tutto
appare noioso e senza vita. Il mondo, un tempo luogo gioioso di
indescrivibile bellezza, diventa una fonte di pene inenarrabili.
La depressione causa anche disturbi mentali e fisici. I processi
cognitivi rallentano, perdono significato, la memoria si affievolisce e
la concentrazione ne risente. Persino il minimo problema rischia di
far precipitare la persona gravemente depressa in un dilemma
insolubile, dove le decisioni sono quasi impossibili: rimanere a letto o
alzarsi? Fare la doccia o no?
La depressione grave è quasi sempre associata a disturbi del
sonno. Il bioritmo sonno-veglia cambia: si dorme troppo (ipersonnia)– cosa che nella depressione bipolare è più frequente rispetto ad
altre forme di depressione – o ci si sveglia regolarmente alle tre del
mattino, prima dell’alba (insonnia), vivendo ciò che un paziente ha
descritto così:
“Me ne rimango sveglio a letto pensando a ogni dannato dettaglio
della mia vita”.
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