Acqua in bocca – Lucarelli & Camilleri

SINTESI DEL LIBRO:
DA: isp. Capo GRAZIA NEGRO
A: dott. SALVO MONTALBANO c/o COMMISSARIATO DI VIGATA
OGGETTO: richiesta di informazioni su OMICIDIO DEI
PESCIOLINI ROSSI
Caro collega,
ti scrivo di mia iniziativa personale e senza che lo sappiano né il
dirigente del mio ufficio né il questore, che, ti dico subito, non
approverebbero, avendo un'ipotesi investigativa del tutto diversa sul
caso in oggetto. Anzi, devo farti presente che le indagini che sto
conducendo non solo non sono autorizzate, ma mi sono state
espressamente vietate dai miei superiori. Quindi, se vorrai
rispondermi negativamente, capirò e non ti disturberò oltre. Ti chiedo
solo di tenere questa cosa per te e non farne parola con nessuno.
Se invece vorrai darmi una mano te ne sarò grata. Allego quindi la
relazione di servizio della volante giunta sul posto e i primi
accertamenti compiuti, più copia dei reperti in nostro possesso
(qualcosa, sono sicura, ce l'hanno i cugini, visto che sul luogo sono
arrivati anche i carabinieri). Ti saluto e ti ringrazio,
Grazia Negro
P.S. Però, se un po' ti conosco e se la tua fama corrisponde a
verità, sono sicura che mi aiuterai...
QUESTURA DI BOLOGNA
UFFICIO VOLANTI
RELAZIONE DI SERVIZIO
Il
sottoscritto ag. scelto ROSSINI IVAN, capo equipaggio della
volante 10, unitamente all'ag. ARAGOZZINI LUCIANO, riferisce
quanto segue.
Alle ore 23.05 di oggi 27/05/2006 il Centro Operativo richiedeva allo
scrivente di recarsi in via Altaseta 4, dove, secondo una telefonata
giunta al 113, era stato rinvenuto un cadavere.
Recatomi immediatamente nel posto segnalato trovavo in strada il
signor ALBERTINI GIULIO, in atti meglio generalizzato, che con fare
molto agitato ci conduceva al terzo piano dell'abitato dove
constatavo la presenza di un cadavere ormai privo di vita riverso sul
pavimento della cucina.
Dopo aver relazionato per via telefonica al Centro Operativo
procedevo ad interrogare oralmente l'ALBERTINI, il quale dichiara
che:
Si era recato presso l'abitazione di MAGNIFICO ARTURO, suo
amico da alcuni anni, per una visita e non ottenendo risposta ai
reiterati colpi bussati alla porta procedeva ad aprire con un mazzo di
chiavi precedentemente affidatogli dal MAGNIFICO. Entrato,
chiamava l'amico senza ottenere risposta fino a giungere alla cucina,
dove vedeva il MAGNIFICO riverso sul pavimento con la testa
infilata in un sacchetto di plastica. A questo punto, dopo un iniziale
smarrimento, l'ALBERTINI usciva dall'abitazione e con il suo
cellulare chiamava il 113.
A mia diretta domanda l'ALBERTINI dichiara di non aver toccato
niente e solo con un certo imbarazzo ammette di aver rimesso la
cena in un angolo della cucina.
Gli inquilini del secondo e primo piano, fam.ie ROVATI e GORANIC,
questi ultimi di nazionalità rumena ma provvisti di regolare permesso
di soggiorno, in atti meglio generalizzati, confermano di aver sentito
le grida di aiuto dell'ALBERTINI attorno alle 22.50 circa.
Il mio intervento è durato dalle ore 23.05 alle ore 24.00.
F.to
il capopattuglia
ag. scelto ROSSINI IVAN
GABINETTO REGIONALE
DI POLIZIA SCIENTIFICA DI BOLOGNA
A: dirigente squadra mobile dott. FRANCESCHINI
OGGETTO: sommari rilevamenti OMICIDIO MAGNIFICO
Riassumiamo per vostra comodità le risultanze dei primi
accertamenti da noi compiuti alle ore 24.00 del 27/05/2006 in via
Altaseta 4.- Il cadavere appartiene a MAGNIFICO ARTURO, nato a Vigata il
26/10/1960, di professione spedizioniere. Giaceva supino sul
pavimento della cucina. Era completamente vestito, tranne una
scarpa, che allo stato attuale non risulta ancora reperita. La scarpa
era un mocassino modello TOD'S marrone numero 42. Il cadavere
indossava una camicia bianca, un paio di calzoni e una scarpa.-
La testa del cadavere era infilata dentro un sacchetto di
cellophane trasparente, privo di marca, che ne aveva
apparentemente provocato il decesso. Sul cellophane,in
corrispondenza della bocca, abbiamo rinvenuto tracce di sospetto
materiale ematico prodotto verosimilmente quando il MAGNIFICO si
è morso la lingua durante il soffocamento.- Il cadavere non mostrava ferite da difesa né segni di colluttazione
comparabili con la lotta che si presume sia avvenuta. Allo stato sono
in corso accertamenti per verificare la natura di un livido al polso
sinistro.- I capelli del cadavere e la parte superiore della camicia erano
ancora umidi e c'erano tracce di liquido incolore e inodore
(presumibilmente
acqua)
sul
pavimento della cucina in
corrispondenza della testa del MAGNIFICO.
Sono in corso accertamenti.- Accanto alla testa del MAGNIFICO c'erano 3 pesciolini rossi, del
tipo più comune, morti per soffocamento.- In un angolo della cucina è stato rinvenuto materiale predigerito
che sappiamo non doversi porre in relazione al caso.- Tutto il resto della casa appare in ordine e non sembra mancare
nulla. Sono state repertate numerose impronte dattiloscopiche
attualmente in corso di accertamento.
Non è stato trovato alcun acquario o contenitore domestico per
pesciolini.
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