Come finiscono le favole – Lisa Kleypas

SINTESI DEL LIBRO:
Fino alla morte di sua
sorella, Mark Nolan aveva
trattato la nipotina Holly con
l'affetto sbrigativo degli zii
scapoli. La vedeva alle
sporadiche riunioni familiari
delle festività e si assicurava
sempre
di
comprarle
qualcosa per il compleanno
e per Natale. Di solito dei
buoni-regalo. Quello era
stato il massimo della sua
interazione con Holly, ed era
sempre bastato.
Ma tutto era cambiato una sera
d'aprile lucida di pioggia, quando
Victoria era rimasta uccisa a Seattle,
in un incidente d'auto sulla I-5.
Poiché Victoria non aveva mai fatto
cenno ad alcun testamento o
progetto per il futuro di Holly, Mark
non aveva idea di cosa sarebbe
successo alla sua figlioletta di sei
anni. Non c'era un padre, nel quadro.
Victoria non aveva mai rivelato chi
fosse, nemmeno agli amici più
intimi. Mark era ragionevolmente
sicuro che non l'avesse nemmeno
informato
dell'esistenza
bambina.
della
Appena trasferita a Seattle,
Victoria
aveva
stretto
amicizia con una compagnia
di bohémien, un gruppo di
musicisti
e
variamente
risultato
era
personaggi
creativi.
stato
Il
un
inanellarsi di fugaci relazioni
che avevano garantito a
Victoria tutta la bisboccia
artistica che aveva sempre
sognato. Alla fine, però, era
stata costretta a riconoscere
che
la
appagamento
doveva
ricerca
di
personale
essere
controbilanciata
stipendio
fisso.
da uno
Aveva
cercato un impiego in
un'azienda informatica e ne
aveva trovato uno nelle
risorse umane, con una
buona paga ed eccellenti
benefit. Sfortunatamente, a
quel punto Victoria aveva
scoperto di essere incinta.
«È meglio per tutti che ne
resti fuori» aveva detto a
Mark quando le aveva
chiesto chi fosse il padre.
«Hai bisogno di un po'
d'aiuto in questa situazione»
aveva
protestato
Mark.
«Quel tipo dovrebbe almeno
provvedere ai suoi obblighi
economici.
Avere
bambino non costa poco.»
«Posso farcela da sola.»
un
«Vick... essere una madre
single è una cosa che non
augurerei a nessuno.»
«È il concetto stesso di
essere genitore, in qualsiasi
forma, che ti terrorizza»
aveva detto Victoria. «Il che
è
perfettamente
comprensibile, con il nostro
passato. Ma io voglio questo
bambino. E farò un buon
lavoro.»
E l'aveva fatto. Victoria si
era rivelata una madre
responsabile,
paziente e
dolce con la sua unica figlia,
protettiva
senza
essere
soffocante. Sa Dio da dove
fossero saltate fuori queste
capacità materne. Dovevano
essere istintive, dato che
Victoria di certo non le
aveva apprese dai genitori.
Mark era sicuro di non
possedere quell'istinto. Ecco
perché
uno shock si
sovrappose all'altro quando
capì di avere non solo perso
una sorella, ma anche
guadagnato una bambina.
L'eventualità
di
essere
nominato tutore di Holly non
l'aveva
mai
nemmeno
sfiorato. Era consapevole
delle sue capacità nella
maggior parte delle cose e
aveva un'idea ottimistica di
quello che probabilmente
sarebbe riuscito a fare in
situazioni
mai affrontate
prima.
Ma
questo...
prendersi cura di una
bambina... questo era troppo
per lui.
Se Holly fosse stata un
maschio,
forse
avrebbe
avuto una mezza possibilità.
I ragazzi non erano poi così
difficili da capire. L'intero
genere femminile, invece,
era un mistero. Ormai da
anni, Mark si era rassegnato
al fatto che le donne fossero
complicate. Dicevano cose
come: «Se non lo sai, io non
te lo dico». Non ordinavano
mai
un
dessert
ma
assaggiavano il tuo, e
quando
ti
un'opinione
indossare,
chiedevano
su
cosa
mettevano
sempre quello che non avevi
suggerito.
Tuttavia,
pur
senza pretendere di capirle,
Mark adorava le donne; la
loro elusività, le sorprese
che sapevano farti, i loro
intricati,
affascinanti
cambiamenti d'umore.
Ma crescerne veramente
una... Gesù, no. La posta in
gioco era troppo alta. Non
aveva modo di offrirle un
esempio
sufficientemente
buono. E guidare una figlia
nell'insidioso, difficile clima
di
una
società
che
nascondeva rischi di ogni
tipo... Dio sapeva che per
quello non era qualificato.
Mark e i suoi fratelli erano
stati allevati da genitori che
interpretavano il matrimonio
come una guerra di
logoramento in cui i figli
avevano la funzione di
ostaggi. E come risultato, i
tre fratelli Nolan - Mark,
Sam e Alex - si erano messi
l'animo in pace con l'idea di
andarsene per la propria
strada appena raggiunta la
maggiore
età.
Victoria,
invece, aveva continuato a
desiderare con tutta se
stessa quel tipo di legame
che la loro famiglia non era
stata in grado di creare.
L'aveva trovato con Holly, e
questo l'aveva fatta sentire
fortunata.
Ma una mezza sterzata di
troppo, un tratto di strada
bagnato, una momentanea
perdita di controllo e il
tempo concesso a Victoria
Nolan era, crudelmente,
scaduto.
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