Poesie – Charles Bukowski

SINTESI DEL LIBRO:
Poesie scelte
Edizione Acrobat
a cura di
Patrizio Sanasi
(www.bibliomania.it)
DA It Catches My Heart in Its Hands ( Poems 1955-1963): la
tragedia delle foglie
mi destai alla siccità e le felci erano morte, le piante in vaso gialle
come grano; la mia donna era sparita
e i cadaveri dissanguati delle bottiglie vuote mi cingevano con la loro
inutilità; c'era ancora un bel sole, però,
e il biglietto della padrona ardeva d'un giallo caldo e senza pretese;
ora quello che ci voleva era un buon attore, all'antica, un burlone
capace di scherzare sull'assurdità del dolore; il dolore è assurdo
perché esiste, solo per questo;
sbarbai accuratamente con un vecchio rasoio l'uomo che un tempo
era stato giovane e, così dicevano, geniale; ma
questa è la tragedia delle foglie, le felci morte, le piante morte;
ed entrai in una sala buia
dove stava la padrona di casa
insultante e ultimativa,
mandandomi all'inferno,
mulinando i braccioni sudati
e strillando
strillando che voleva i soldi dell'affitto perché il mondo ci aveva
tradito
tutt'e due.
2
la vita di Borodin
la prossima volta che ascolti Borodin ricorda che era solo un
farmacista che scriveva musica per distrarsi; la sua casa era piena di
gente:
studenti, artisti, barboni, ubriaconi, e lui non sapeva mai dire di no.
la prossima volta che ascolti Borodin ricorda che sua moglie usava
le sue composizioni per foderare la cuccia del gatto
o coprire i vasi di latte acido;
aveva l'asma e l'insonnia
e gli dava da mangiare uova à la coque e quando lui voleva coprirsi
la testa per non sentire i rumori della casa gli lasciava usare soltanto
il lenzuolo; per giunta c'era sempre qualcuno
nel suo letto
(dormivano separati quando proprio dormivano)
e siccome tutte le sedie
erano sempre occupate
spesso lui dormiva sulle scale
avvolto in un vecchio scialle;
era lei a dirgli di tagliarsi le unghie, di non cntare o fischiare
di non mettere troppo limone nel tè di non schiacciarlo col
cucchiaino; Sinfonia n.2 in si minore
Il principe Igor
Nelle steppe dell'Asia centrale riusciva a dormire solo mettendosi un
pezzo di stoffa scura sopra gli occhi; nel 1887 partecipò a un ballo
all'Accademia di medicina
indossando un allegro costume nazionale; sembrava finalmente di
un'insolita gaiezza e quando cadde sul pavimento,
pensarono che volesse fare il pagliaccio.
la prossima volta che ascolti Borodin, ricorda...
3
i gemelli
a volte insinuava che ero un bastardo e io gli dicevo di ascoltare
Brahms, e gli dicevo di mettersi a dipingere e di bere e di non farsi
dominare dalle donne e dai dollari ma lui mi gridava: Per Amor di Dio
ricorda tua madre, ricorda il tuo paese,
ci farai morire tutti!...
giro nella casa di mio padre (che aveva finito di pagare dopo 20 anni
dello stesso lavoro) e guardo le sue scarpe stecchite il modo in cui i
suoi piedi incresparono il cuoio, come se irosamente stesse
piantando rose, e così era, guardo la sua morta sigaretta, la sua
ultima sigaretta
e l'ultimo letto in cui dormì quella notte, e sento che forse dovrei
rifarlo ma non posso, perché un padre è sempre il tuo maestro
anche quando non c'è più; credo che queste cose siano accadute
molto spesso ma non posso fare a meno di pensare morire su un
pavimento di cucina alle 7 del matti no mentre gli altri friggono le
uova non è poi così brutt
o se non càpita a te.
esco, stacco un'arancia e le tolgo la buccia lucente; le cose sono
ancora vive: l'erba cresce ch'è un piacere, il sole fa piovere i suoi
raggi tra i giri di un satellite russo un cane, sciocco, latra chissà
dove, i vicini spiano dietro le tendine.
io qui sono un estraneo, e sono stato (immagino) la pecora nera, e
non dubito che m'abbia dipinto proprio bene (il vecchio e io
lottavamo come leoni di montagna) e dicono che abbia lasciato tutto
a una donna di Duarte ma non me ne importa un fico - se lo tenga:
era il mio vecchio
ed è morto
dentro, mi provo un vestito celeste la cosa migliore che abbia mai
indossato e muovo le braccia come uno spaventapasseri nel vento
ma non serve:
per quanto ci odiassimo
non posso tenerlo in vita.
identici eravamo, avremmo potuto essere gemelli il vecchio e io:
almeno così dicevano teneva i suoi bulbi nel crivello
pronti per essere piantati
mentre io me la spassavo con una battona della 3^ strada.
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