L’importanza di essere sposata – Gemma Townley

SINTESI DEL LIBRO:
L'importanza di essere sposata
Traduzione di Laura Meiosi
Titolo originale: The Importance ofBeing Married
Copyright © 2008 by Gemma Townley
Questa è un'opera di fantasia .
Ogni analogia con fatti, cose e persone reali è puramente casuale .
www.giunti.it
© 2009, 2011 Giunti Editore S.p.A .
Jessica Wild è giovane, carina, lavora in una agenzia di pubblicità di
Londra e vive in un appartamentino di Islington, quartiere alla moda
della capitale. E' convinta che l'amore sia un investimento sbagliato,
una tremenda perdita di tempo e in genere un'impresa suicida, da
cui si esce comunque col cuore a pezzi. Meglio trottare sul lavoro.
Finché, per uno scherzo del destino, non si trova improvvisamente
nella condizione di conquistare e sposare un uomo per poter
ereditare un patrimonio di 4 milioni di sterline e una villa nella
campagna inglese lasciatale in eredità da una bislacca vecchietta.
Non solo: il marito, secondo il testamento, deve essere per forza il
bellissimo Anthony, inarrivabile - quanto insopportabile - capo di
Jessica, che esce solo con modelle. Riuscirà Jessica nella sua corsa
contro il tempo? Saprà trasformarsi in pochi giorni in una femme
fatale con l'aiuto dei suoi amici più cari? Saprà rinunciare al vero
amore per denaro? AdAtticus, il più bel bambino al mondo .
PROGETTO: MATRIMONIO Il prodotto: Jessica Wild
E adesso sarei un prodotto? Senti, o facciamo a modo mio o non ne
facciamo nulla.
Perfetto. Sono un prodotto. Come ti pare.. .
Missione del progetto: rebranding del prodotto per rilanciarlo sul
mercato e renderlo irresistibile per il target di riferimento, spingendo
il target a dichiarare imperituro amore al prodotto e chiedere la sua
mano .
Tempo a disposizione: 5 0 giorni .
Target di riferimento: Anthony Milton (boss del prodotto, gran
bell'uomo e pezzo grosso del mondo della pubblicità) .
Gli obiettivi del rebranding:
1. Essere attraente per Anthony Milton .
2. Talmente attraente che Anthony Milton invita il prodotto a uscire
con lui .
3. E poi chiede al prodotto di sposarlo .
4. Oh, e tutto deve avvenire in 50 giorni. Matrimonio incluso .
5. È il progetto più stupido a cui abbia mai lavorato .
7 E il più redditizio. Non dimenticarti che stiamo parlando di 4 milioni
di sterline. Non è il caso di fare la schizzinosa. Non faccio la
schizzinosa. Sto solo cercando di capire cosa farò quando andrà a
finire male .
Non andrà a finire male .
Per te è facile dirlo. Tu non devi far niente .
Caratteristiche fondamentali del prodotto (positive): Uhm.. .
Vita sottile. Belle gambe. Un po' troppo seria, a volte. E una vera
frana quando si tratta di uomini. Grazie. Prego .
Limiti dell'operazione/questioni da affrontare: 1. Il target di
riferimento finora non ha mostrato interesse per il prodotto .
2. Neanche il prodotto è minimamente interessato al target di
riferimento .
Quel gran bell'uomo di Anthony Milton? Dai, un pochino ti interessa,
ammettilo. Nemmeno un po'. Non è il mio tipo. Hai un tipo? Ma se
non esci mai con nessuno! Come puoi avere un tipo? Non ho un
tipo, so solo chi non è il mio tipo .
Ovvero tutti gli uomini, quindi... È una pessima idea. Magari
dovremmo ripensarci . . .
Oh no, questo no. Eri d'accordo. Adesso non puoi fare marcia
indietro. Sì, che posso. No che non puoi. E poi non hai scelta. AbH
biamo già vagliato le possibili alternative e non ce ne sono .
Ti ringrazio di avermelo ricordato .
Strategie: ? Magari potrei delegare qualcuno. Pagare una top model
per sposare Anthony al posto mio .
? Vanificherejbjbe il tutto, non ti pare? Senti, non è poi così difficile.
Basta un bel taglio di capelli. Dei vestiti nuovi. Imparare a sorridere
nel modo giusto. E un pizzico di allenamento nell'arte della
seduzione .
? Mi piacciono i vestiti che ho. E il mio sorriso. E non mi interessa
l'arte della seduzione .
? Ti interesserà quando avrò finito con te. T ? Vuoi finirla con me? È
una promessa?
Helen, la mia coinquilina, storse il naso. «Come mai ho la
sensazione che tu non prenda sul serio questa faccenda?» «Non ne
ho idea» risposi candidamente. «Perché in realtà la sto prendendo
molto sul serio, davvero. E infatti penso di andare in biblioteca a fare
ricerche sul matrimonio negli ultimi duemila anni di storia. Sai, per
scovare delle dritte.» Helen stralunò gli occhi. «Dai, Jess. Non è uno
scherzo. Andiamo avanti o no?» Io sospirai. «Senti, forse non
abbiamo esaminato a fondo il problema. Potrei chiamare l'avvocato.
Vuotare il sacco. Scusarmi e lasciar perdere questa ridicola idea.»
«È questo che vuoi? Davvero?» domandò Helen .
Diventai rossa e scossi la testa. Non avrei mai e poi mai chiamato
l'avvocato e ammesso la verità. Sarebbe stato mo9 struoso, troppo
umiliante. Non era fattibile, punto e basta .
Helen scrollò le spalle. «E allora dimmi esattamente cosa hai da
perdere, Jess. Sul serio.» «La mia dignità» risposi di getto. «La mia
indipendenza. I miei...» «Debiti?» suggerì Helen. «La tua inesistente
vita sociale? Dai, Jess, quando è stata l'ultima volta che sei uscita
con qualcuno?»
«Non mi va di uscire. Uscire è parecchio sopravvalutato. Come il
matrimonio e le storie d'amore.» «E tu che ne sai? Non ce l'hai mai
una storia. E poi questa non è una storia d'amore, è una questione
d'affari.» Mi morsi le labbra. «Anthony non saprà mai che è una
questione d'affari. Tu sostieni che lo farai innamorare di me, ma non
succederà. È un'enorme perdita di tempo.» Helen socchiuse gli
occhi fissandomi dritto in faccia. «Non è che hai paura?» «No!»
risposi sulla difensiva. «Ovvio che non ho paura. Penso solo che sìa
un'idea folle.» «Non ti credo» disse Helen, scuotendo la testa. «Hai
paura. Jessica Wild, Miss Detesto il Matrimonio, ha paura del rifiuto.
Ammettilo.» La guardai irritata. «Non ho paura del rifiuto» risposi
decisa.
«So solo che Anthony non mostrerà mai alcun interesse per... il
progetto. O per me, in effetti. E
nemmeno a me importa molto. Ho di meglio da fare che perdere
tempo dietro a un donnaiolo.
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