L’arte della guerra nella vita quotidiana – Bruno Ballardini 

SINTESI DEL LIBRO:

 Una saggezza insuperata
Ci sono libri che continuano a dimostrarsi utili anche molti secoli dopo essere
stati scritti. Questi libri sono più preziosi degli altri perché contengono il
distillato di un’esperienza pratica che ha potuto essere verificata per migliaia
di anni.
Sulla strategia bellica sono stati composti diversi trattati in Oriente, ma
tutti fanno riferimento, più o meno diretto, a un testo più antico: L’arte della
guerra di Sun Tzu. I motivi del suo successo e della sua incredibile longevità si
possono attribuire al fatto che la sua saggezza resta insuperata. Inoltre,
leggendolo in una prospettiva diversa, capace di astrazione, si può scoprire
quanto i suoi insegnamenti siano princìpi universali e, quindi, applicabili in
tutti i campi e in tutte le situazioni della vita personale e sociale, ovunque ci
sia un conflitto. Perché il conflitto è parte integrante della nostra vita, è
dentro di noi e intorno a noi.
Tra i primi in Occidente ad aver applicato i suggerimenti di Sun Tzu,
secondo gli studiosi, vi fu Michail Illarionovic Kutuzov, il generale che
contrastò l’invasione della Russia da parte di Napoleone, nel 1812. Anche
Thomas Edward Lawrence, alias Lawrence d’Arabia, che ebbe un ruolo di
primo piano nella rivolta araba del 1916, utilizzò le strategie de L’arte della
guerra riuscendo a organizzare persino le tribù dei beduini contro l’impero
turco.
Dopo le varie edizioni del testo che si susseguirono in Occidente, tutti gli
apparati militari europei ebbero modo di apprezzarne il genio strategico. I
cinesi ne facevano tesoro da sempre e, nonostante l’apparente rogo delle
vestigia della cultura imperiale operato dalla Rivoluzione Culturale, furono gli
stessi Mao Tse-tung e Lin Piao a seguirne alla lettera i princìpi nella guerra
cino-giapponese e in quella contro i nazionalisti di Chiang Kai-shek. Così
come Ho Chi Minh e il generale Vo Nguyen Giap in Vietnam diedero gran
filo da torcere ai francesi e agli americani, prima che gli americani stessi
cominciassero a loro volta a studiare Sun Tzu nelle accademie militari.
In tempo di pace, dagli anni Settanta in poi, L’arte della guerra ha
conosciuto la più grande diffusione, diventando ben presto un testo di
riferimento anche per il marketing. Mark McNeilly, top manager dell’IBM, ha
pubblicato nel 1996 Sun Tzu and The Art of Business, dando il via a una serie
infinita di manuali di questo genere. Quella di Sun Tzu è una saggezza alla
portata di tutti. Anche i nostri politici, studiando Sun Tzu, trarrebbero
insegnamenti preziosi che andrebbero a vantaggio del bene comune, come
l’avrebbe inteso un confuciano all’epoca in cui questo libro fu scritto,
governando in modo retto e creativo. Invece, quando i nostri politici usano
qualche rozza forma di strategia è solo per ottenere convenienze personali,
disinteressandosi totalmente al “buon governo”.
I giapponesi tengono da sempre in gran conto le perle di Sun Tzu, perché
hanno sostenuto la loro crescita nel dopoguerra. Così fanno anche i cinesi,
che hanno portato la Cina a diventare la più grande potenza mondiale del
nuovo millennio. E noi cosa possiamo fare? Se vogliamo salvarci dalla crisi
incombente, ma anche soltanto migliorare la qualità della vita nell’immediato,
possiamo certamente attingere qualcosa da questo scrigno di saggezza.

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