Diario di un criminologo- Tahar Ben Jelloun

SINTESI DEL LIBRO:
esto è il mio lavoro. Faccio il criminologo. Arrivo dopo la morte, più
veloce dei becchini, più calmo della polizia, più sereno dei parenti della
viima.”
Il protagonista di questa storia è un uomo giusto, o almeno spera di
esserlo, perché in terra di Camorra le parole hanno la stessa importanza
delle azioni che si compiono. Nelle strade di un’infanzia senza innocenza,
intrappolata nella violenza, dove la scuola non riesce a salvare tui, fare il
criminologo significa vivere quotidianamente il peso dell'ingiustizia.
Analizzare la scena di un delio, interrogare un baby-killer, quando si può
morire per pochi soldi o per sbaglio, significa non perdere il coraggio e la
speranza.
Tahar Ben Jelloun è nato a Fès (Marocco) nel 1944, vive a Parigi. Poeta,
romanziere e giornalista, ha vinto il Premio Goncourt nel 1987. Tra i suoi
numerosi libri, Creatura di sabbia (1987), Noe fatale (1988), L’estrema
solitudine (1999), L’Islam spiegato ai nostri figli (2001), Amori stregati
(2003), L’ultimo amico (2004), “La fatalità della bellezza”, in Noe senza
fine. Amore, tradimento, incesto con Amin Maalouf e Hanif Kureishi (2004),
Non capisco il mondo arabo (2006), Partire (2007), L’uomo che amava troppo
le donne (2010), Fuoco (2012), L’ablazione (2014), È questo l’Islam che fa
paura (2015), Racconti coranici (2015). Presso La nave di Teseo sono usciti
Il matrimonio di piacere (2016), Il terrorismo spiegato ai nostri figli (2017), la
nuova edizione ampliata di Il razzismo spiegato a mia figlia (2018), La
punizione (2018), L’insonnia (2019), ed è in corso di pubblicazione tua la
sua opera narrativa.
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