Il giorno finisce presto – Ingmar Bergman

SINTESI DEL LIBRO:

 Jenny si trova in un’altra stanza, sta telefonando e ha lasciato il lavoro solo
per un attimo.
Lo testimonia la modella nuda, che siede rannicchiata con indosso il suo
vecchio accappatoio e fuma. Su un divano è distesa Valborg; Ole è seduto
accanto alla finestra e guarda fuori.)
VALBORG (quasi cantando): Ole.
Non succede niente. Ole nemmeno reagisce.
VALBORG (come prima): Ole!
Non succede niente neppure adesso.
VALBORG (adirata): Ole!
Ole si gira e la guarda
VALBORG: Perché non parli con me, che sono gentile, simpatica e
bisognosa d’affetto?
OLE: Sto pensando. (Pausa.)
VALBORG: Davvero? Un fatto degno di nota! (Silenzio di nuovo.)
MODELLA: La signora Sjuberg parla un bel po’ al telefono.
VALBORG (disinteressata): Già. (Pausa.) Ole!
MODELLA (esplicativa): Non è in casa, signorina. È inutile che ci provi.
Valborg sospira e legge il suo libro. Ole guarda fuori dalla finestra.
MODELLA: Il tempo è incredibilmente stupendo, oggi. Per essere la sera
della Mezz’estate. (Pausa.) In genere piove sempre. Il paparino e io andiamo
a una festa, stasera. Paparino, è il mio uomo. Ma è così vecchio che lo
chiamo paparino. Ma va bene lo stesso. Meglio di dieci ragazzini messi
insieme. Eh sì, accidenti! (Pausa.) Che telefonata lunga. (Pausa.) Caffè.
(Pausa.) Caffè, sì.
VALBORG: Chiedi a Fia-Charlotta in cucina.
MODELLA: Sì. Piuttosto che starmene qui a guardare per aria. Se qualcun
altro desidera per caso un caffè, posso anche portarglielo. No? Niente. Figo.
OLE: Cos’ha detto, signorina?
MODELLA: Figo, ho detto.
OLE: Lei è piuttosto carina.
MODELLA: Dicono.
OLE: Tranne quando parla.
MODELLA: È per questo che non parlo quasi mai. Taccio, ascolto e penso.
Ma a volte si è felici. E te lo senti penetrare dentro in tutto il corpo, e allora
devi parlare.
Dire qualsiasi stronzata. Ma starò zitta, se vi do fastidio.
OLE: Non intendevo dire quello.
MODELLA: Lo so quello che intendeva dire. Ma, se mi è permesso
esprimere il mio parere, era una cosa stupida e pure insolente. Ma non se la
prenda per questo.
Fa un cenno col capo verso Ole ed esce.
VALBORG: Ben ti sta!
OLE: Evidentemente chiunque può dirmi qualsiasi cosa. Devo avercelo
scritto in fronte.
VALBORG: È fuori di dubbio. 

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