Il paese delle maree – Amitav Ghosh

SINTESI DEL LIBRO:

Kanai la notò nel momento stesso in cui mise piede s ulla
banchina affollata. Non si lasciò ingannare né dai
capelli
neri cortissimi, né dall'abbigliamento da ragazzo,
calzoni di
cotone sformati e maglietta bianca di qualche taglia i in
più.
Zigzagando con sicurezza fra i venditori di cibarie
e e di
tè
t
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Amitav Ghosh - Il paese delle maree
che smerciavano la loro mercanzia lungo il binario,
, non
perse d'occhio quella figura esile e aggraziata. Il
l viso
lungo
e sottile, la delicatezza dei lineamenti contrastava v no
con la
severità del taglio dei capelli. Niente bindi sulla
a
fronte,
niente bracciali e braccialetti, ma al lobo
dell'orecchio una
piccola borchia d'argento luccicava sulla pelle scur u a e
scurita
dal sole.
Kanai amava pensare di essere un vero conoscitore in i
fatto di donne, di saperle valutare e apprezzare, ed e era
incuriosito
dai suoi modi, dal suo portamento fuori dal comune.
Pensò che, nonostante la piccola borchia d'argento
all'orecchio e il colore della carnagione, non fosse s
indiana,
o lo fosse solo per lontana discendenza. Nel momento t
stesso
in cui ci pensò, se ne convinse: era inequivocabilme m nte
straniera; lo si capiva dalla postura, dal suo modo
o di
stare
in equilibrio sui talloni, come un peso mosca, con i piedi
leggermente divaricati. Fra le ragazze che affollava v no
Park
Street a Kolkata forse non sarebbe stata del tutto f uori
posto,
ma qui, sullo sfondo fuligginoso della stazione
suburbana
di Dhakuria, l'elegante e composta androginia della
sua figura appariva incongrua, quasi esotica.
Cosa ci faceva una straniera, una giovane donna, in
n una
stazione di pendolari di Kolkata sud, in attesa del
l
treno per
Canning? Certo, era l'unica linea ferroviaria per i
i
Sundarban,
ma per quanto ne sapeva lui nessun turista se ne ser e viva
mai,
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i pochi che dovevano raggiungere quella zona di
solito ci andavano in barca, affittando mezzi a vapo p re o
lance
sul lungofiume di Kolkata. Il treno era usato perlop o iù
dai
pendolari che ogni giorno venivano a lavorare in cit i tà
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Amitav Ghosh - Il paese delle maree
dai
villaggi dei dintorni.
Vedendo che si voltava per chiedere qualcosa a qualc l uno,
Kanai ebbe l'improvviso desiderio di sentire. La lin i gua
era il suo mestiere e la sua passione, e spesso veni n va
assalito
dall'irrefrenabile impulso di ascoltare di nascosto
o le
conversazioni
altrui. Facendosi largo fra la folla arrivò a portat a a
d'orecchio appena in tempo per sentire le ultime par a ole
"treno per Canning?" Uno dei presenti cominciò a dar a le
indicazioni, gesticolando. Ma parlava in bengali e l ei
non
capiva, perciò lo interruppe con un cenno della mano n e
con
tono di scuse disse che non conosceva il bengali: am a i
Banglajani
na. Dalla sua goffa pronuncia, Kanai era in grado
di affermare con certezza una cosa: come gli stranie i ri
ovunque
nel mondo, anche lei aveva imparato la lingua quanto t
bastava per spiegare che non capiva.
Laltro "outsider" sulla banchina era Kanai, che pres e to
attirò su di sé la dovuta dose di attenzione.

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